Mentre nell’ultima settimana l’Ats ha registrato 72 persone positive al Covid-19 nelle scuole bergamasche (con 16 classi in isolamento), la prima classe “quarantenata” in città è ritornata
sui banchi, una volta finiti i 14 giorni di allontanamento preventivo.
Era il 24 settembre, solo 10 giorni dopo la ripresa delle lezioni, quando l’Ats ha prescritto a tutti gli studenti di una classe del Liceo Classico Paolo Sarpi il tampone dopo che sono risultate positive una studentessa e una professoressa. Da quel momento è scattata la quarantena per l’intera classe.
La didattica non è mancata, sono state attivate le lezioni a distanza per gli alunni e, terminati i giorni
necessari all’isolamento, la classe è tornata sui banchi. “Siamo rientrati il 6 ottobre – racconta a Bergamonews un membro del gruppo classe, che preferisce mantenere l’anonimato – ma non siamo tornati tutti a scuola. La professoressa, così come alcuni di noi, sono risultati ancora positivi all’ultimo tampone per questo non rientreranno”.
Per chi è risultato negativo, invece, si ritorna alla vita scolastica di sempre, forzatamente interrotta solo dopo dieci giorni. Rimane la paura per quello che si è passato e per quello che poteva comportare per le famiglie e gli amici più stretti, ma anche la sicurezza di poter tornare nel mondo controllati e certi della propria salute.
“Nonostante tutto siamo felici perché siamo sicuri di come stiamo – conclude lo studente del Sarpi -. I tamponi dovrebbero essere fatti a tutti, a tappetto, per evitare rischi per chi ci è vicino. La scuola deve essere un luogo sicuro”.
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