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Ortofrutta

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Al mercato inizia la stagione della scarola dei Colli bergamaschi

Povera di calorie, in cucina può essere adoperata per diverse ricette: cruda, in insalata, per preparare piatti cotti o per la farcitura di arrosti arrotolati, involtini, polpette, paste ripiene e al forno.

È l’indivia scarola dei colli bergamaschi il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo. L’offerta di questa specialità si sta intensificando: le condizioni climatiche dell’ultimo periodo hanno permesso ai produttori di ottenere un prodotto dalle caratteristiche organolettiche molto buone.

Dotata del marchio “Città dei Mille sapori”, questo ortaggio annovera diverse proprietà benefiche per la salute e il benessere dell’organismo. Ricca di nutrienti essenziali, aiuta a mantenere sana la pelle e la salute degli occhi, è alleata del sistema immunitario e favorisce la regolare coagulazione del sangue. Inoltre, facilita il transito intestinale e la diuresi.

Povera di calorie, in cucina può essere adoperata per diverse ricette. Si può consumare semplicemente cruda, in insalata oppure come ingrediente per preparare piatti cotti: le foglie possono essere brasate, bollite o saltata in padella. In alternativa è possibile adoperarla per la farcitura di arrosti arrotolati, involtini, polpette, paste ripiene e al forno.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, per gli agrumi aumenta in maniera piuttosto corposa l’offerta con origine nazionale che, per tutte le specie (arance, clementine e limoni) sta sostituendo quella estera, spagnola. Per le arance la varietà principe è la Navellina, con la polpa chiara, che esprime già un livello qualitativo degno di nota: le condizioni climatiche hanno permesso un raccolto di buona qualità con quantitativi nella norma. I luoghi di provenienza per le arance sono soprattutto la Sicilia e in volumi minori Calabria e Basilicata, mentre per le clementine Calabria e Puglia. Il rapporto tra qualità e prezzo sta migliorando: con l’aumentare delle richieste e dei volumi si assesterà entro la media stagionale.

Per i limoni l’escalation italiana al momento è meno evidente in quanto risulta ancora prevalente la merce estera anche se quella italiana è in costante crescita.

Intanto, prosegue l’offerta di bergamotto, chiamato anche “il frutto della salute” e contraddistinto da un sapore più acre rispetto agli altri agrumi con i quali condivide tante virtù che li rendono particolarmente indicati contro i malanni di stagione.

Aumenta la disponibilità di kiwi Hayward, dalla polpa verde, con origine italiana. La disponibilità su scala nazionale è piuttosto contenuta rispetto alla media del periodo e i cali di produzione arrivano anche al 50%, una carenza dovuta sia al clima sia a patologie che in diversi casi hanno determinato anche espianti. La campagna, però, è ancora lunga: proseguirà sino a marzo/aprile e potrebbero verificarsi significative evoluzioni, considerando che l’Italia è tra i produttori principali al mondo di questo frutto. Al momento, a fronte di questo brusco calo dell’offerta, i prezzi risultano sostenuti e potrebbero essere in parte calmierati dal raccolto, magari meno selezionato.

Intanto si annota una buona disponibilità di cachi sia comuni sia Persimon, con origine spagnola nota anche come “caco-mela”.

Per quanto riguarda le mele, per la Golden si registrano quantitativi di prodotto nuovo inferiori rispetto alle medie del periodo, mentre per le varietà rosse gli equilibri di mercato sono più stazionari. Ne conseguono quotazioni stabili entro valori superiori rispetto a quelli rilevati la scorsa annata. È buona, invece, la presenza di pere, che vedono protagonista l’Emilia Romagna: l’attenzione dei consumatori si sta indirizzando sempre più verso l’Abate: l’offerta di William sta scemando e in questa fase manifesta condizioni di maturazione che generalmente piacciono meno, con polpa tenera e meno consistente.

Per l’uva, il prodotto italiano è in forte contrazione e ha una self-life (durata di vita) piuttosto ridotta e matura velocemente. All’offerta nazionale si affianca l’Aledo, uva bianca spagnola con acini tondi e pezzatura lievemente inferiore rispetto alla varietà Italia.

Passando alle verdure, si evidenziano valori di mercato piuttosto bassi per il cavolfiore per i quali nella prossima settimana una contrazione potrebbe determinare un aumento dei prezzi. Intanto, diventa più concreta la disponibilità di prodotti tipicamente invernali come la cima di rapa e la catalogna cimata, originari dalla Puglia.

A fronte della riduzione dell’offerta di fagiolini Boby italiani, che volge a fine stagione, si rilevano le prime partite nordafricane, di buona qualità e ben selezionati. Prosegue l’offerta locale di verdura a foglia, ma da settimana prossima potrebbero esserci dei cali dei raccolti, mentre aumentano le quotazioni delle melanzane siciliane e spagnole, con nuovi raccolti freschi e di ottima qualità.

Sono stabili i pomodori (ciliegino, datterino, a grappolo e cuore di bue) e cresce la disponibilità del costoluto siciliano. Per concludere, dopo l’aumento della scorsa settimana è in lenta e lieve flessione il valore di mercato delle zucchine.

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