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L'operazione

Rapine violente in Bergamasca: 3 arresti nella notte, un pregiudicato in fuga video

Mirko Vacante, in fuga, con altri tre soggetti, tra cui i due fratelli Ivano e Samuele, 34 e 38 anni, residenti a Dalmine, e Maurizio Foti, 46enne che abita a Milano, è accusato a vario titolo, in concorso, dei reati di rapina e porto abusivo d'armi

È caccia all’uomo in tutta la provincia di Bergamo e non solo per rintracciare Mirko Vacante, 32 anni, residente a Lallio: è uno dei quattro componenti della banda specializzata in rapine a bar e negozi di città e provincia, smantellata dagli uomini della squadra mobile di Bergamo in un’operazione congiunta con i colleghi di Milano e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo Davide Palmieri.

Vacante, pregiudicato e già agli arresti domiciliari, è riuscito a fuggire prima dell’arrivo degli agenti per l’arresto su ordinanza del giudice delle indagini preliminari Federica Gaudino.

VACANTE MIRKO

Mirko Vacante, 32 anni, ricercato dalla polizia

Secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine, il 32enne aveva creato un clan con altri tre soggetti, tra cui i suoi due fratelli Ivano e Samuele, 34 e 38 anni, residenti a Dalmine, e Maurizio Foti, 46enne che abita a Milano. I quattro malviventi, tutti originari della provincia di Siracusa, sarebbero responsabili a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di rapina e porto abusivo d’armi.

I tre sono stati invece arrestati e rinchiusi nel carcere di via Gleno.

Nove i violenti colpi messi a segno dalla banda tra settembre e novembre dello scorso anno ai danni di esercizi commerciali.

Un lungo elenco di rapine che inizia con quella alla tabaccheria Benaglia di Bergamo, la sera dell’8 settembre, al bar tabaccheria Le Chuck bar Brembo di Dalmine nella sera del 14 settembre, nel negozio articoli per animali Arcaplanet di Lallio la sera del 23 settembre, all0albergo Art Hotel di Stezzano, la mattina del 24 settembre, nella sala slot VLT Izi Play di Bergamo, la notte del 27 settembre, nell’officina meccanica Elettrauto Boselli di Dalmine, la sera del 2 novembre, al distributore di carburante Connex di Dalmine, la mattina del 9 novembre, nel locale I sette nani di Treviolo, la notte del 12 novembre e nella tabaccheria Brugali di Dalmine, la sera del 18 novembre.

L’operazione è stata presentata venerdì 27 gennaio nella questura di via Noli, in una conferenza stampa alla presenza del procuratore di Bergamo Walter Mapelli, del questore Girolamo Fabiano, del pubblico ministero Davide Palmieri e del dirigente della squadra mobile Giorgio Grasso.

L’indagine è partita dalle testimonianze di alcune vittime, che dopo la rapina subita avevano visto fuggire un’Audi, risultata intestata a uno dei quattro, tutti sposati e con figli. Fondamentali anche le immagini delle telecamere di sorveglianza, che mostrano anche la violenza della banda. I malviventi, tutti pregiudicati per droga e rapine, sono stati poi riconosciuti grazie alle foto in archivio. Per i colpi utilizzavano pistole scacciacani modificate e quindi in grado anche di ferire.

“Faccio i complimenti per l’esito di questa indagine – ha commentato il procuratore Mapelli – che dimostra l’attenzione rivolta non solo ai casi eclatanti di omicidio ma anche a questi reati, che sono comunque molto gravi”. “Ringrazio i miei preziosi uomini della squadra mobile per aver lavorato giorno e notte, soprattutto di notte, per risolvere questo caso: a dimostrazione della nostra attenzione ai cittadini e al territorio”.

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