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Libri

La recensione

Spy story di gentiluomini tra Costa Rica e Nicaragua, narcos e traditori

Per proteggere un Paese dai narcos basterà "Il patto dei gentiluomini"? Campisi racconta in una bella spy-story il lavoro dei Servizi in una terra dilaniata dai cartelli della droga. Il più grande nemico dell'intendente Navarra non saranno le armi, ma gli animi delle persone.

Autore: Maurizio Campisi

Titolo: "Il patto dei gentiluomini"

Editore: Vanda Epublishing

Prezzo: 4,99 euro (Ebook)

Maurizio Campisi, giornalista e scrittore italiano, conosce bene l’America Latina e la sua penna non difetta.

"Il patto dei gentiluomini", edito da Vanda epublishing, è il secondo volume di una trilogia che vede come protagonista l’intendente Rodrigo Navarra.

Tra Nicaragua, Costa Rica, Guatemala e tanti, troppi segreti tra uomini, anzi gentiluomini, si è creata una fitta rete di contatti, scambi, compromessi in onore della giustizia.

Una vita sul filo della legalità per salvare persone che non possono più vivere nei propri Paesi; questa è la mission che unisce Mendoza, Moreno, Carmona e Letencourt.

Tutti gentiluomini, legati in diverso modo ai diversi apparati di sicurezza nazionale dei propri Paesi.

Ma in quei Paesi compromettersi con i cartelli dei narcos è più facile che respirare. E l’amico, che si pensa leale, presto si può dimostrare il peggiore nemico.

Salvaguardare l’onore e non cadere in tentazione è la grande sfida dei gentiluomini, ma non solo.

Sarà la morte di una tranquilla guardia forestale, Caliendo, a rimettere in gioco i gentiluomini. Morte che solo all’apparenza sembrerà casuale, ma sulla quale Osvaldo Letencourt, ex direttore ancora attivo del Dis (servizi segreti), porrà la massima attenzione, sentendo odore di narcos e di un progetto segreto Ypsilon 9-12.

Ad aiutarlo, fedelmente, malgrado una certa ritrosia iniziale, Rodrigo Navarra, figlio della seconda moglie di Letencourt: donna Milena.

Sì, perchè Navarro non riesce a stare lontano dai guai, anche e soprattutto dopo un incidente quasi mortale.

Nelle vene dell’ispettore, oltre a una buona dose di rum e amore per la vita libertina, scorre il senso di giustizia e l’amore-devozione per il proprio lavoro.

Campisi tratteggia ciascun personaggio in modo attento, non lasciando nulla al caso.

I suoi personaggi incarnano perfettamente l’immaginifico di ciascun lettore quando si parla di Centro America.

La sua passione per il Costa Rica, dove vive e lavora; la sua percezione quasi da Zola della società fa capolino in ogni capitolo di questo libro.

Un bel viaggio, quello del "Patto dei gentiluomini", che regala una lettura piacevole e scorrevole adatto ad un lettore che ama il genere spy story.

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