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Dagli spogiatoi

Colantuono vola basso: “Mancano ancora 10 gare La mia espulsione? Giusta”

Il tecnico nerazzurro dopo la vittoria sul Pescara: “Vittoria importante, in una partita condizionata dal caldo e dalla posta in palio. Ma spettiamo a cantare vittoria”

Una vittoria tanto sofferta quanto importante. Dopo essere passata in svantaggio, l’Atalanta ribalta il risultato e vince di misura l’importante sfida interna contro il Pescara. Tre punti che permettono agli uomini di Colantuono di compiere un passo –quasi- decisivo verso la salvezza: “Aspettiamo a cantare vittoria, mancano ancora dieco partite alla fine del campionato e ci sono ancora trenta punti in palio –frena Stefano Colantuono a fine partita- può succedere ancora tutto, quindi meglio stare con i piedi per terra. Certo, con questo successo possiamo andare a Napoli con più tranquillità, e affrontare una sfida così difficile senza particolari assilli”.

Una vittoria più sofferta del previsto quella ottenuta contro il pericolante Pescara: “La posta in palio ci ha un po’ condizionato. Molti di noi sentivano l’importanza della partita e il peso dei punti a disposizione. Poi oggi faceva anche un po’ caldo, e anche per questo siamo stati a tratti poco brillanti, almeno nel primo tempo. Però nel complesso sono soddisfatto della prova dei miei, anche perché avevamo di fronte una squadra assetata di punti”.

Una partita molto tirata anche per lo stesso Colantuono, nel finale espulso: “Dico solo l’arbitro ha fatto bene –spiega il tecnico-. Purtroppo c’è questa regola secondo la quale gli allenatori non possono uscire dall’area tecnica e a me capita spesso di non rispettarla per la foga agonistica. Ci vorrebbe forse un po’ più di elasticità, ma l’espulsione è stata giusta”.

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