Affluenza bassissima alle urne bergamasche per il referendum sulle trivellazioni in mare proposto da 9 Regioni: i dati definitivi a mezzogiorno dicono che nei 242 Comuni orobici si è recato al voto solo l’8,95% degli aventi diritto. Non va comunque meglio a livello nazionale dove la percentuale si è fermata all’8,35.
Tempo per votare ce n’è fino alle 23 ma le prime cinque ore hanno già fatto capire che il tema non è così caldo: la sensazione, da questo primo dato già significativo, è che difficilmente in provincia si riuscirà a raggiungere il quorum del 50% più uno.
Un quorum che i promotori del Referendum contano di raggiungere a livello nazionale, provando a vincere la diffidenza, per abrogare “l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016)’, limitatamente alle seguenti parole: ‘per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale’”.
AGGIORNAMENTO ORE 19
A quattro ore dalla chiusura delle urne rimane lontano il quorum: in provincia di Bergamo alle 19 è andato a votare il 24,98% degli aventi diritto.
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