"Non fate partire la serie A". E’ questa la richiesta che il Cagliari ha inviato alla Figc chiedendo di bloccare la stesura dei calendari in attesa dei verdetti che usciranno dai processi per il nuovo filone del calcioscommesse che, tra i 104 indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio, vede protagonisti anche tre tesserati (o ex) nerazzurri: Stefano Colantuono, Guido Marilungo e Cristiano Doni.
La lettera spedita alla Figc chiede di bloccare la stesura dei calendari in attesa dei verdetti della giustizia sportiva: "Alla luce della notifica del 415bis nei confronti di alcuni tesserati della serie A per alterazione di partite il cui esito sarebbe stato manipolato – si legge nel testo – ci sono fondate e rilevanti ragioni per mettere in dubbio la regolarità del campionato". Il Cagliari chiarisce che, laddove dovesse scattare il meccanismo della responsabilità oggettiva per i club coinvolti, l’eventuale penalizzazione dovrebbe andare a toccare la stagione appena conclusa "producendo la riscrittura della classifica finale". Quella che ha visto i sardi retrocedere in serie B per soli 3 punti di distacco dall’Atalanta, appunto.
Il ragionamento è semplice e devastante al tempo stesso. Siccome il Cagliari ritiene di poter tornare in serie A via giustizia sportiva, chiede che la Figc blocchi ogni attività propedeutica alla prossima stagione "per preservare la regolarità del campionato nonchè garantire il principio di afflittività nella corrente stagione" delle pene che potessero essere comminate a chi ritenuto colpevole.
Il club bergamasco nella lettera spedita dai sardi alla Figc non viene praticamente mai nominato, ma il bersaglio è più che evidente. Ora la palla passa a Tavecchio.
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