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Il caso

Gorle, minacce di morte al sindaco per la chiusura del centro sportivo

Si chiude con una querela per minacce di morte al sindaco la battaglia legale tra il Comune di Gorle e la cooperativa sociale che ha in gestione il bar pizzeria "Lo Squalo" nel centro sportivo comunale.

 Si chiude con una querela per minacce di morte al sindaco la battaglia legale tra il Comune di Gorle e la cooperativa sociale che ha in gestione il bar pizzeria "Lo Squalo" nel centro sportivo comunale.

Giovanni Testa, a cui mercoledì il Tar aveva dato ragione sull’ordinanza di sgombero del locale, nella mattinata di giovedì ha chiamato i carabinieri per spiegare di essere stato minacciato in modo pesante.

A pronunciare quelle frasi sarebbe stato un dipendente del centro destinato a rimanere senza lavoro, che si sarebbe introdotto nell’ufficio del primo cittadino.

Nonostante le polemiche, il sindaco è intenzionato a proseguire con lo sgombero della struttura. Forte anche della decisione del Tar con le motivazioni: "In disparte l’isolato progetto “Gorle a tavola”, non risultano attivati – ha scritto il tribunale – altri percorsi di coinvolgimento dei giovani, ossia attività “strutturate” e specifiche di carattere aggregativo, ricreativo e di incontro, nelle modalità tipiche di un Centro di aggregazione".

E’ previsto un nuovo bando per la gestione del centro giovanile, che sarà reso noto nelle prossime settimane.

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