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Economia

Agronomia chiede cassa in deroga per 20 impiegati Cgil: “Perché non firmiamo”

Agronomia, il colosso dell'insalata che annuncia lo sbarco in Germania per conquistare il mercato tedesco, chiede la cassa in deroga per 20 dei 24 impiegati della Agronomia Scarl di San Paolo d'Argon. Francesca Seghezzi, Flai Cgil: “Abbiamo chiesto la conferma del piano industriale e degli investimenti su San Paolo d'Argon, altrimenti non firmiamo”.

Il debutto in borsa lo scorso 6 maggio, un nuovo stabilimento in Germania per conquistare il mercato tedesco, annunci per il raddoppio del fatturato ma su Agronomia, il colosso italiano delle insalate pronte che ha sede a San Paolo d’Argon, arriva una doccia gelata. Agronomia Scrl – società consortile a responsabilità limitata che fa parte dell’omonimo gruppo – lo scorso 2 settembre ha chiamato a raccolta i sindacati chiedendo la cassa in deroga per 20 dei 24 impiegati a causa di un calo del fatturato di 5,8 milioni di euro.

Francesca Seghezzi, segretario provinciale della Flai-Cgil e Valentino Rottigni della segreteria provinciale di categoria spiegano: “Il 17 settembre scorso la società ci ha incontrato annunciando le proprie intenzioni: aprire la cassa in deroga per 20 dei 24 dipendenti di Agronomia Scarl. Una scelta dettata dal calo del fatturato di 5,8 milioni di euro sui 17 previsti. Abbiamo chiesto a che cosa sia dovuto questo calo, se fosse confermato il piano industriale e soprattutto l’investimento di 750 mila euro sull’impianto di San Paolo d’Argon. Inoltre abbiamo chiesto se ci sarebbero stati risvolti anche per la sessantina di lavoratori avventizi che sono impegnati nella produzione. Non ricevendo nessuna risposta, abbiamo deciso di non poter procedere per la cassa in deroga ai 20 impiegati”.

Alla conferenza stampa indetta nella mattina di lunedì 29 settembre nella sede di Cgil Bergamo era presente anche l’avvocato Stefano Lorenzi che a nome di Foglie.it, una web tivù pugliese, ha replicato alle affermazioni di Seghezzi: “Il calo del fatturato è dovuto alla perdita di clienti come Billa e Lombardini” afferma Stefano Lorenzi “La proprietà di Agronomia Scarl è rimasta invariata e il piano industriale è quinquennale. Un piano che prevede investimenti. Mi chiedo come mai la Cgil non sia in azienda oggi, come ha fatto la Cisl che ha convocato un’assemblea dei lavoratori”. Lorenzi ha distribuito anche il fax che Agronomia avrebbe inviato ai sindacati.

Carmelo Ilardo, responsabile dell’ufficio vertenze della Cgil e analista di bilanci, ha replicato a Lorenzi: “Da una visura catastale è emerso che Agronomia Spa ha cambiato assetto societario lo scorso 30 luglio, il 100% delle azioni sarebbe di Borsa Italiana. Ci chiediamo se cambiando il padrone della società, cambi anche il piano industriale. Nulla di più. Finché non ci sarà chiarezza, sarà difficile firmare accordi che non garantiscono nessuna prospettiva per i lavoratori”.

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