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Mondiali 2018, tutto quello che c’è da sapere sulle squadre del girone A

Analizziamo selezione per selezione scoprendo meglio le nazionali che scalderanno l’estate russa

Il girone A è un raggruppamento che rappresenta ben 4 continenti distinti: Russia, Arabia Saudita, Egitto e Uruguay combatteranno per un posto al sole. Un gruppo di mine vaganti con buone individualità. Analizziamo selezione per selezione scoprendo meglio le nazionali che scalderanno l’estate russa.

RUSSIA

Paese ospitante, pertanto qualificata di diritto alla fase finale senza nessun turno di qualificazione. Il team di Stanislav Čerčesov non è sicuramente uno dei principali favoriti per un torneo da protagonisti ma potrà contare sull’appoggio di tutto il pubblico di casa. Sarà la quarta partecipazione per la nazionale russa, 10^ se consideriamo anche le apparizione dell’Unione Sovietica. La selezione posizionata al 66^ posto nel ranking globale non ha un grande feeling con le fasi finali dei mondiali: nel ’94, nel 2002 e in Brasile non è mai riuscita a superare il girone e anche la Confederations Cup dello scorso giugno non ha fatto eccezione in questo senso. Proprio a casa propria tenterà di invertire questa tendenza a dir poco negativa.

I CONVOCATI

Portieri: Akinfeev, Gabulov, Lunyov;

Difensori: Fernandes, Granat, Ignashevich, Kudryashov, Kutepov, Semyonov, Smolnikov;

Centrocampisti: Cheryshev, Dzagoev, Gazinsky, Golovin, Kuzyaev, Miranchuk, Samedov, Yerokhin, Zhirkov, Zobnin;

Attaccanti: Dzyuba, Miranchuk, Smolov.

IL COMMISSARIO TECNICO: Stanislav Čerčesov, allenatore dal 2004, guida le aquile bicefale dal 2016 dopo varie esperienze in patria(Sp.Mosca, Dinamo Mosca, Zemcuzina-Soci, Groznyj e Amkar Perm) trova gloria in terra polacca dove basta una stagione per vincere campionato e coppa di Polonia con il Legia Varsavia. Se dalla panchina sarà la prima volta ad un mondiale, da giocatore ne ha disputati 2(USA 1994 e Corea-Giappone 2002) vantando però solamente una presenza.

LA STELLA E I TALENTI:Alan Dzagoev comincia la carriera nel Sovetov, ma già nel 2007 all’età di soli 17 anni viene prelevato dal CSKA Mosca, maglia che non cambierà più nel proseguo del suo percorso profesionistico. Con i rossoblu scala le gerarchie arrivando a toccare quota 228 presenze condite da 53 gol aggiudicandosi 3 campionati, 3 coppe di Russia e 3 Supercoppe. Ottimo piede destro, il suo marchio di fabbrica è la capacità di battere le punizioni con molta intelligenza sapendo quando colpire di potenza e quando cercare la precisione. Nasce come centrale di centrocampo ma la sua duttilità gli permette di coprire anche i ruoli di ala o trequartista dimostrando sempre la sua abilità nel fornire numerosi assist. Con la nazionale ha esordito nell’ottobre 2008 contro la Germania. Con 3 reti è una delle poche note liete dell’Europeo 2012 dove la doppietta alla Repubblica Ceca e il gol contro la Polonia non evitano l’eliminazione dal torneo. Partecipa anche ai mondiali brasiliani ma Capello nelle tre sfide del girone lo utilizza sempre a gara in corso e non riesce mai ad incidere, mentre nel 2016 non vola con i compagni in Francia per un infortunio. Oltre a Dzagoev da tenere d’occhio anche i gemelli Miranchuk, coautori della vittoria dell’ultimo campionato russo con il Lokomotiv Mosca, i 39 anni d’esperienza di Ignashevich e Dzyuba, punta portentosa che dopo l’exploit a San Pietroburgo(media di 1 gol ogni 2 gare) lo scorso gennaio ha lasciato lo Zenit per incomprensioni con il tecnico Mancini ed ora avrà l’occasione di rimettersi in carreggiata.

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