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La manifestazione

“Tutti veniamo da altrove”: il Mamoli si colora per la giornata del migrante

Le mani prima pulite si sono sporcate di colore andando ad intonacare il lenzuolo vuoto, dando vita alla scritta “tutti veniamo da altrove”

Nella mattina del 18 dicembre se qualcuno fosse passato nelle vicinanze dell’istituto superiore isis Mariagrazia Mamoli avrebbe probabilmente udito risa e musica tutto volume e visto schizzi di vernice colorata volare da una parte all’altra della scuola apparentemente senza una ragione.

Ma tutto ciò ha una motivazione ed è la giornata del migrante.

Naturalmente una delle scuole più multiculturali e socialmente attente al prossimo di Bergamo, e per questo più attaccata, (ricordiamo l’ultimo attacco di lotta studentesca che il primo giorno di scuola ha affisso un cartellone che diceva “la vostra immigrazione è terrorismo” ) non poteva non celebrare una ricorrenza ad alto significato morale e culturale ma sopratutto non farlo usando tutta l’immaginazione possibile.

giornata del migrante_ mamoli

Nulla di costruito, tutto spontaneo (o così hanno voluto far credere gli studenti che con impegno hanno organizzato il tutto), nulla di troppo serio, tutto esclusivamente in stile Mamoliano.

Sono infatti bastate 6 vaschette riempite di vernici differenti, un lenzuolo di 4\5 metri, qualche canzone ad effetto, 200 tra a ragazzi e insegnanti forse più pazzi dei loro stessi alunni e la festa ha avuto inizio. Le mani prima pulite si sono sporcate di colore andando ad intonacare il lenzuolo vuoto, dando vita alla scritta “tutti veniamo da altrove”.

“La storia è fatta di migrazioni. I popoli si sono sempre postati per cercare condizioni di vita migliori, ed è un diritto dell’uomo cercare di migliorare la propria vita.” dice Anna El Koun, una delle principali organizzatrici, insieme a tutta la sua classe la 3°AP, dell’evento “Noi crediamo nell’uguaglianza di tutti gli uomini. crediamo che ognuno debba avere l’opportunità di scegliere dove vuole vivere. Ci rendiamo conto che ognuno di noi ha la sua storia e ognuno di noi viene da altrove. L’uguaglianza sarà reale solo quando non ci sarà più bisogno di dedicare una giornata al migrante” Anna pronuncia queste parole davanti a tutte le persone che hanno partecipato all’evento, che stanno attenti nonostante il freddo che intorpidisce le loro mani colorate.

Il Mamoli non resta indifferente solo molto colorato.

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