L’Ente nazionale per l’aviazione civile Enac introduce un Piano e una Carta per i diritti delle vittime degli incidenti aerei. I due provvedimenti debutteranno mercoledì 8 ottobre, 13 anni dopo il disastro aereo di Linate.
Si tratta di un risultato raggiunto grazie all’insistente impegno dei famigliari delle vittime, raccolti nella fondazione 8 ottobre. L’atteso piano, che sarà emanato dall’Enac, è volto a “gestire le emergenze concernenti l’incidente aereo”, mentre la Carta, sempre di derivazione Enac, avrà per oggetto i diritti delle vittime degli incidenti aerei. Un documento redatto grazie al contributo della Fondazion e 8 ottobre e in particolare della sua task-force di esperti.
L’incidente si verificò 13 anni fa, l’8 ottobre 2001. Quella mattina, alle 8.10, sulla pista dell’aeroporto di Linate un McDonnell Douglas Md87 della Scandinavian Airlines System in fase di decollo entra in collisione con un Cessna Citation entrato per sbaglio in pista, in uno sfortunato misto di errore umano del pilota, nebbia, confusione nella comunicazione dalla torre di controllo e mancato utilizzo del radar di terra dell’aeroporto. L’impatto è devastante ed uccide tutti gli occupanti dei due velivoli – 114 tra passeggeri e equipaggio –, coinvolgendo pure il deposito dei bagagli dello scalo e causando la morte di quattro lavoratori di terra ed il grave ferimento di un quinto – Pasquale Pirovano –, unico sopravvissuto del terribile incidente.
Delle 118 vittime totali, 58 sono italiane e tra queste compaiono i nomi di 8 bergamaschi: Gian Bortolo Bettoni – 35 anni, dirigente commerciale di Villongo –, Romano Blasi – 32 anni di Lovere –, Renato Dosmo – direttore d’azienda di Brembate di 57 anni –, la famiglia Rota – il ristoratore bergamasco Giovanni di 49 anni con la moglie Clara di 43 anni ed il figlio Michele di 6 anni –, Angelo Scaburri – perito tessile di 40 anni di Grumello – e Simone Zanoli, tecnico di 30 anni di Verdellino.
commenta