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Treno per Orio, Pezzotta: “RFI si farà carico delle spese per le navette. Con oggi si chiude un cerchio”

Il candidato sindaco del centrodestra, insieme al Ministro per l'Autonomia Roberto Calderoli, racconta il contenuto della lettera ricevuta solo pochi giorni fa: "Così verrà coperto il costo, compreso tra i 600 e gli 800mila euro, per un anno di trasporto pubblico locale. Confermato il sì alle due passerelle e il no ai sottopassi"

Bergamo. Una lettera invitata da RFI per mettere, nero su bianco, una serie di impegni a favore della risoluzione delle questioni che fanno capo al quartiere di Boccaleone, alle richieste dei suoi residenti riferite, in particolare, al progetto del Treno per Orio. Questo quanto riferito nella mattinata di ieri, sabato 25 maggio, da Andrea Pezzotta, candidato sindaco del centrodestra per le amministrative dell’8 e del 9 di giugno, e da Roberto Calderoli, Ministro per l’Autonomia in quota Lega che si è fatto garante e portavoce della vicenda facendo da ponte tra le istanze del territorio e il Ministero dei Trasporti. Un incontro al quale ha partecipato anche una rappresentanza del Comitato del quartiere di Boccaleone.

Una missiva, quella recapitata un paio di giorni fa, nella quale RFI ribadisce la volontà di accogliere la proposta avanzata dopo l’incontro tenutosi a Roma tra i referenti del MIT, il Comune di Bergamo e il Comitato di Boccaleone a realizzare due sovrappassi, anziché sottopassi, e, ecco la novità, a sostenere i costi per il servizio navetta che si renderà necessario durante l’intervento di riqualificazione dell’area interessata.

“Si tratta di una notizia molto importante per cittadini di Boccaleone – così Andrea Pezzotta – che arriva al termine di un iter che ci ha visti impegnati a cercare delle soluzioni rispondenti alle esigenze dei cittadini che, da sempre, hanno manifestato la volontà di non volere i sottopassi, ma passerelle perché ritenute più sicure. Dopo un primo contatto, l’incontro risolutivo al Ministero, la lettera inviata dal Comune con la richiesta, contenente anche la specifica relativa all’impossibilità di reperire fondi per garantire le navette, ora arriva l’impegno di RFI. Permettetemi di dire che fa strano come non si trovino risorse per questo servizio ma poi si spendano 800mila euro per la recinzione di Piazzale Alpini o 1 milione e mezzo di euro per una fontana all’ingresso della città.

Detto questo, apprendiamo con soddisfazione la risposta arrivata da RFI che in sostanza dice: no ai sottopassi, sì alle passerelle e alle spese per il trasporto locale temporaneo. Con questa lettera chiudiamo un cerchio, raccogliendo la soddisfazione per un risultato auspicato”.

Così il Ministro Calderoli: “Ci siamo visti il 4 aprile dopo incontro con il Comitato, subito abbiamo fatto un collegamento anche con il sotto segretario Rixi e, immediatamente dopo, c’è stato l’incontro a Roma del 17 aprile, occasione in cui, per la prima volta, i membri del Comitato hanno avuto possibilità di confrontarsi con i referenti del MIT e con il comune di Bergamo. Constato che, prima di queste nostre iniziative, i precedenti incontri non avevano portato a nulla, se non alla volontà di continuare a immaginare la realizzazione dei due sottopassi, come previsto nel documento originario.

Oggi siamo qui a raccontare che RFI ha scritto a me e al sindaco Gori offrendo la disponibilità a stralciare la realizzazione dei sottopassi, acconsentendo invece a quella delle passerella in sostituzione dell’esistente, e a dirsi pronta a sostenere il finanziamento per il trasporto pubblico locale, ovvero per il navetta necessario nel periodo di chiusura del passaggio a livello. Oltre a questo anche alla realizzazione della nuova passerella in via Pizzo Recastello. Ne seguirà, come si legge, la necessità di sottoscrivere un Protocollo d’intesa e una Conferenza dei Servizi che coinvolgano Regione, MIT, Comune e Rfi per dare via ad un nuovo progetto. Siamo dunque molto soddisfatti per l’esito positivo”.

Pezzotta precisa: “Un anno di tempo per la navetta per un costo compreso tra i 600 e gli 800mila euro. Il costo dei due sottopassi dovrebbe essere equivalente a quello  dei due sottopassi. Nella lettera non si menzionano le barriere perché era già stato deciso che sarebbero state più basse. In particolare, nella porzione non vicina alle abitazione rimarranno più alte, più basse quelle invece quelle vicine alle case. Ma è una valutazione che verrà fatta in seguito. E ci tengo a ribadire che, secondo quanto ci è stato detto, la passerella pare costi meno del sottopasso, quindi il budget, che comunque andrà rivalutato, dovrebbe essere sufficiente”.

Rispetto a quanto fatto fino ad oggi dall’amministrazione, Pezzotta dice: “Mi limito a constatare i fatti. Credo che l’amministrazione abbia mancato molto in fase di ascolto  e abbia avuto difficoltà a recepire le richieste del comitato”. “Le prime richieste risalgono al principio della vicenda, tre anni fa – così Danila Maida –. Avevamo già sottolineato come noi cittadini non siamo topi e che non meritiamo i sottopassi. A mio avviso, l’impegno che ci ha messo l’avvocato Pezzotta rispecchia proprio il concetto di saper fare che si racconta sui suoi cartelloni elettorali. E lui è riuscito a fare in 12 giorni quello che l’amministrazione non è riuscita a fare in tre anni. Senza dimenticare che, nella lettera inviata dal Comune di Bergamo, noi non siamo stati citati. Siamo venuti a saperlo tramite la rete di quartiere. Ho chiesto di poterla avere e mi hanno risposto di fare domanda di accesso agli atti. Non si può non coinvolgere un interlocutore che era presente a Roma e addirittura dirci di fare accesso agli atti. Diciamo che questa amministrazione ha uno strano modo di dialogare con i cittadini. Noi non siamo stati ascoltati”.

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