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La rassegna

“Il Rosso e il Blu Festival”, un’unione di innovazione e sostenibilità

Torna con la seconda edizione l’evento che rafforza l’integrazione tra Bergamo e Brescia promuovendo un progresso ecologico, etico e culturale

Stezzano. Ritorna con la seconda edizione “Il Rosso e il Blu Festival” – manifestazione nata sotto il segno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e promossa da due poli tecnologici di spicco, Csmt e Kilometro Rosso – confermando e rafforzando l’unione delle due città nel 2024. L’evento, che si terrà il 21, 23 e 30 maggio, mira a raccogliere e valorizzare le energie di un territorio straordinario, quello di Brescia e Bergamo, per plasmare un futuro sostenibile, arricchito dall’azione culturale che agisce come catalizzatrice di visioni in ambiti quali scienza, tecnologia, arte, ecologia ed etica.

“Il logo non è stata una scelta causale: il rosso per Kilometro rosso e il blu per Csmt – sottolinea Salvatore Majorana, direttore Kilometro Rosso -. Nella grafica questi colori si miscelano per dare vita a nuovi colori, a nuove realtà. Lo sforzo che stiamo facendo è dare riconoscimento delle diversità dei due spazi, ma anche della potenzialità che si ha nel metterli insieme”.

L’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti, con l’auspicio che questo evento possa proseguire per i prossimi anni, afferma : “Questo Festival è un esempio di come il titolo Capitale Italiana della Cultura abbia fatto nascere inedite collaborazioni tra i territori di Bergamo e di Brescia in ambiti tematici anche molto diversi da quelli strettamente artistici ma sempre fortemente identitari. Il Rosso e il Blu Festival è una rassegna che nasce dai due poli della ricerca e dell’innovazione del Kilometro Rosso e del CSMT e unisce le due città su temi urgenti: la ricerca di nuovi modelli di sviluppo, la transizione verso produzioni e consumi etici e più sostenibili, con il coinvolgimento di relatori e divulgatori scientifici competenti. La seconda edizione, dopo quella del 2023, è un lascito tangibile della Capitale sulla capacità delle due città di fare rete e di un territorio che continua ad interpretare al meglio lo spirito della Capitale, nell’idea della cultura che invita al confronto e alla visione su quale futuro vogliamo per noi e per il nostro pianeta”.

Oltre a sottolineare che le tematiche scelte sono fortemente identitarie e urgenti per la nostra salvaguardia e per quella del pianeta, l’assessore conclude: “Tutto questo è indirizzato ai giovani, i quali devono aiutarci a cambiare il modo di consumare e di vivere l’ambiente”.

 

il rosso e il blu festival

 

Questo originale appuntamento dedicato all’innovazione e allo sviluppo etico prevede tre giornate di talk, laboratori ed open day gratuiti, sia in presenza che in diretta tra le due città, offrendo così una piattaforma di dialogo non solo ai giovani, ma anche agli imprenditori, ai manager e a coloro che li guidano nel percorso di formazione e crescita, insieme ad insegnanti e genitori.

Il tema portante di quest’anno, la Bellezza, si pone come strumento chiave per la costruzione di un futuro sostenibile, stimolando azioni e impegno umano. L’innovazione sostenibile si erge come fulcro, esplorando percorsi che coniugano lo sviluppo tecnologico con la transizione green e digitale, improntati su una cultura etica per il benessere dell’umanità.

L’assessore alle Attività Produttive, al Turismo, all’Innovazione sociale ed economica e alla Transizione digitale del Comune di Brescia, Andrea Poli, sottolineando quanto questo sia un territorio già strutturalmente interconnesso, dichiara: “L’incredibile esperienza dell’anno scorso ha cucito moltissimi punti di contatto fra Brescia e Bergamo. Quelli più consistenti e lungimiranti hanno proseguito nel loro cammino, anche una volta esaurita la spinta dell’entusiasmo della Capitale. Il Rosso e il Blu Festival è certamente uno di questi, riuscendo a coinvolgere proficuamente le due università statali e tanti imprenditori che in questo festival hanno visto un momento di riflessione concreta sul futuro tecnologico, sullo sviluppo innovativo e sulla transizione digitale non solo delle due città ma oserei dire a livello globale. Noi come pubblica amministrazione non potevamo che abbracciare e benedire questo sodalizio che ci coinvolge e di cui ne apprezziamo i frutti, come amministratori prima e come cittadini poi. È fondamentale la riflessione su quale futuro vogliamo per noi e per le generazioni che verranno, e in questo gli stimoli proposti dal Festival sono davvero un punto di partenza di alto livello. Innovazione, etica, futuro, in queste tre parole sono racchiuse le sfide che ci attendono, che sono più facili da affrontare se lo facciamo insieme. Abbiamo bisogno di portare i cittadini verso queste tematiche e coinvolgerli”.

“Questo Festival rappresenta un’importante opportunità per celebrare l’innovazione e lo sviluppo etico, due pilastri fondamentali per il futuro della nostra società – aggiunge Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli Studi di Bergamo -. È molto più di una semplice manifestazione culturale: è un momento in cui la comunità accademica e il mondo imprenditoriale si incontrano per condividere idee, esperienze e visioni”.

“Siamo lieti di poter unire le forze con i due poli tecnologici promotori del festival e i colleghi dell’Università di Brescia per portare avanti questo importante dialogo interdisciplinare e contribuire a creare, insieme, un mondo più sostenibile e inclusivo per le generazioni future – prosegue Cavalieri -. La Capitale della Cultura ci ha dato ulteriore consapevolezza di cosa significa crescere insieme, del fatto di essere dei puntini nel mappamondo, e se dovessimo unirli, creeremmo un segmento, questo sarebbe già qualcosa di più visibile, ora noi stiamo creando un quadrilatero, avendo i due Parchi Scientifici e le due Università”.

“Io aggiungerei un’ulteriore parola chiave che è “festival”, ossia qualcosa di festivo e piacevole, ed effettivamente il programma rispecchia queste caratteristiche. Qualcosa che deve nutrirsi di tecnologia ma anche di bellezza. – aggiunge Francesco Castelli, rettore dell’Università degli Studi di Brescia. – Io credo che il ruolo dei centri trasferimento tecnologico sia proprio quello di dare concretezza alle idee dell’Università e collegare due mondi. Per quanto riguarda i giovani, ci vuole un linguaggio che li avvicini, anche perché noi non possiamo perderne neanche uno, per questo abbiamo la responsabilità di offrire qualcosa che i giovani amino, e questa è un’occasione per confrontarsi, dove, le differenze tra il cattedratico e lo studente, si azzereranno”.

“La sinergia tra Centri di Ricerca ed Università da un lato rappresenta uno dei punti di forza dei nostri territori, accomunati da sempre dalla loro vivacità industriale – prosegue -. Il Festival è un momento di sintesi di tale sinergia in un’ottica di crescita scientifica, economica e culturale che continua e consolida i rapporti instaurati nel 2023, anno in cui Bergamo e Brescia hanno operato congiuntamente quale Capitale Italiana della Cultura”.

“Lo spirito che ci aveva mosso l’anno scorso per questo progetto è stato percepito perfettamente e questo ci conforta ad andare avanti, con ancora più entusiasmo, con questa seconda esperienza”, commenta Riccardo Trichilo che ha mostrato in modo dettagliato il programma delle giornate:

  • 21 maggio – “La Bellezza delle Idee e di fare impresa”

L’evento inaugura con una celebrazione della bellezza della tecnologia e dell’imprenditorialità presso le sedi connesse di Csmt e Kilometro Rosso. Oltre ai talk che raccontano storie di innovazione e successo nel mondo delle startup, i partecipanti avranno l’opportunità di partecipare a laboratori esperienziali e a open day gratuiti.

  • 23 maggio – “Extra Festival in teatro con Gianluca Gotto”

Una tappa del festival si svolgerà al Sant’Afra di Brescia con la partecipazione dello scrittore Gianluca Gotto.

  • 30 maggio – “Connessioni Umane e Tecnologiche”

L’apice del festival avviene con un grande evento che coinvolge contemporaneamente i due Atenei Universitari di Bergamo e Brescia.

Ogni giornata prevede poi la partecipazione degli studenti delle classi IV degli istituti superiori di Brescia e Bergamo, con visite ai campus di Csmt e Kilometro Rosso, nonché laboratori esperienziali per esplorare in modo pratico e coinvolgente tematiche legate alla tecnologia, all’arte e sostenibilità.

Tra i relatori di spicco figurano personalità chiave della sostenibilità, della cultura, dell’arte, della scienza e dell’innovazione, pronti a guidare “dialoghi primari” alla ricerca di modelli di sviluppo inclusivi, innovativi e green. In un contesto di sinergia tra centri di ricerca, università e comunità, “Il Rosso e il Blu Festival” si propone come un momento significativo per celebrare l’innovazione e lo sviluppo etico, contribuendo a plasmare un mondo più sostenibile e inclusivo per le generazioni future.

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