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Milano

Tagli ai sussidi alla disabilità, la battaglia delle associazioni davanti al Pirellone. Casati: “Vergognoso dover protestare per un diritto negato” fotogallery

Tanti i bergamaschi che, insieme al consigliere regionale del Pd e a Marcella Messina, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, hanno chiesto a Regione Lombardia di rivedere la scelta di ridurre i contributi sul capitolo delle fragilità più gravi

Bergamo. “Regione Lombardia dovrebbe scusarsi perché non si è dimostrata attenta ai vostri bisogni e vicina alle vostre famiglie. Non vorrei essere qui oggi, perché è vergognoso essere costretti a protestare per qualcosa che è dovuto. E’ come se un genitore con uno stipendio mensile di 1.500 euro non trovasse 0,45 euro per la priorità assoluta della sua famiglia. Mi chiedo che senso abbia fare politica quando la politica dimostra di non sapersi prendere cura della propria comunità e dei più fragili. Mi chiedo come abbia potuto oggi la Giunta non essere qui con noi. Da parte nostra porteremo avanti fino all’ultimo giorno questa battaglia di civiltà, che appartiene a ciascuno di noi”.

Davide Casati, consigliere regionale del Pd e capogruppo Pd in commissione IX Sostenibilità sociale, non ci sta e, davanti ai tagli ai sussidi alle disabilità di Regione Lombardia alza la voce, insieme a quelle di molte associazioni e famiglie bergamasche che da anni lottano per vedere garantiti e tutelati i diritti delle persone più fragili.

L’appuntamento era per martedì mattina, 16 aprile, davanti al Pirellone, per chiedere, ancora una volta, la modifica della delibera di Giunta che, a partire dal 1 giugno di quest’anno, riduce i contributi a sostegno di grave e gravissima disabilità. Tra i presenti, oltre a Casati, anche Marcella Messina, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bergamo e molti rappresentanti del Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione (CBI), l’ANMIC, l’ANFASS, Amici di Samuel e molti altri.

“In questi mesi insieme alle altre forze politiche di opposizione abbiamo portato all’interno del Consiglio Regionale la voce dei più fragili, che tuttavia è rimasta inascoltata da parte della maggioranza – così il politico Dem -. È inaccettabile costringere i cittadini con disabilità, le loro famiglie e le associazioni a scendere in piazza per rivendicare diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti e tutelati”.

 

 

“Siamo in tanti questa mattina in Piazza Duca D’Aosta a Milano insieme a Ledha, per i diritti e la dignità delle persone con disabilità con il Coordinamento Bergamasco per l’Integrazione, con l’associazione “Uniti per l’autismo”, Aisla e tante associazioni, consiglieri regionali e colleghi assessori contro i tagli di Regione Lombardia in merito alle misure B1 e B2 e per la mancata programmazione – così Marcella Messina, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo.
“Gli amministratori presenti sono preoccupati per la gestione di questo anno e dei prossimi anni ed è per questo che, insieme ai colleghi di Brescia, Milano, Lecco, di Lodi e molti altri, ho scelto di essere presente, in veste istituzionale, per manifestare i gravi timori che accompagnano questi tagli. E non solo. I problemi e le conseguenze che deriveranno dalle scelte fatte riguardano anche le liste d’attesa che altro non faranno che creare disuguaglianze sociali che ricadranno sulle amministrazioni locali peraltro in un momento di transizione legato alle imminenti elezioni. Diventa sempre più difficile rispondere alle esigenze dei cittadini e immaginare una programmazione di lungo corso che sia efficace e che garantisca servizi e politiche di sostegno di ampio respiro, a beneficio non solo della persona ma anche di chi se ne prende cura. Serve un’inversione di marcia e una politica che non tagli i sussidi, ma che, al contrario, investa sempre di più su questi grandi temi che accompagnano la vita di moltissimi cittadini”.
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