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L'intesa

Bergamo, usura ed estorsioni: firmato in Prefettura un protocollo per combatterle

Il Prefetto Giuseppe Forlenza: "La prevenzione di questi reati e la solidarietà alle vittime una priorità assoluta"

Bergamo. Un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione nella provincia di Bergamo. È stato siglato martedì mattina (9 aprile) alla presenza del Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Prefetto Maria Grazia Nicolò.

La cerimonia è stata scandita dall’iniziale saluto del Prefetto di Bergamo Giuseppe Forlenza, che ha colto l’occasione per fornire anche un breve inquadramento dei fenomeni dell’usura e dell’estorsione nel territorio della provincia di Bergamo nonché dagli interventi di illustri relatori, come il Procuratore Maria Cristina Rota e il Direttore della Filiale di Bergamo della Banca d’Italia Filippo Li Piani, e dalle conclusioni del Commissario Straordinario del Governo Nicolò.

I sottoscrittori del Protocollo d’Intesa sono la Prefettura di Bergamo, la locale Camera di Commercio, l’A.B.I. – Commissione regionale Lombardia, la B.C.C. bergamasca e orobica, la B.C.C. dell’Oglio e del Serio, la Cassa Rurale B.C.C. di Treviglio, il Consiglio Notarile di Bergamo, l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro, l’Associazione Libera, Confindustria, A.N.C.E., Confagricoltura, Fogalco, Legacoop Lombardia e Imprese & Territorio – Comitato Unitario delle Associazioni d’impresa.

Nella cornice del Salone di Ulisse, dove erano presenti anche le principali autorità della provincia, oltre che le Forze dell’Ordine, il Prefetto Forlenza ha affermato: “Il Protocollo Antiusura e Antiracket rappresenta un’importante occasione per mettere a sistema le Istituzioni e far sì che, in sinergia con l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, la prevenzione di questi reati e la solidarietà alle vittime diventino una priorità assoluta, da perseguire, da un lato, mediante ogni utile incremento degli strumenti di sostegno alle microimprese e alle famiglie in momentanea difficoltà, dall’altro, mediante un efficace contrasto garantito grazie alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine per bloccare la diffusione di fenomeni criminali, grave minaccia alla libertà degli operatori economici, agli equilibri di mercato e al rispetto delle normali regole sulla concorrenza”.

Al riguardo, il Prefetto Nicolò ha sottolineato: “Le articolazioni territoriali costituiscono gli avamposti di chi va a denunciare, gli unici in grado di offrire alle vittime una concreta rete di solidarietà che faccia venir meno la tipica condizione di solitudine ed isolamento connessa a queste fattispecie, una rete che può davvero fornire consigli, suggerimenti ed aiuti a chi si venga a trovare in una grave situazione di crisi economica ed esistenziale”.

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