San Pellegrino Terme. Un progetto per salvaguardare la trota marmorata, una delle specie ittiche più pregiate presenti nel fiume Brembo. L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, era presente oggi (martedì 19 marzo) a San Pellegrino Terme alla presentazione di un’iniziativa che mira alla conservazione della fauna ittica e che ha avuto il via con l’inaugurazione dell’incubatoio ittico.
Il progetto vede protagonisti un gruppo di giovani, che ha formato la società ‘Marmo River’ , con la parte scientifica a cura della società Graia e l’Università dell’Insubria.
“Il progetto è stato approvato da Regione Lombardia e vedrà impegnati per i prossimi due anni oltre quaranta giovani pescatori – commenta l’assessore Beduschi -, affiancati da ittiologi professionisti, nella campagna di marcatura degli esemplari selvatici, che verranno selezionati mediante analisi del DNA, alla ricerca di riproduttori di alta qualità morfologica e genetica, per favorire la produzione di uova nell’incubatoio e infine la liberazione in natura per il ripopolamento. Le prime ‘trotelle’ sono venute alla luce e per il primo anno la capacità sarà di circa di 60.000 uova”.
“I protagonisti sono i ragazzi che si sono presi l’impegno di far rivivere l’incubatoio che si trovava senza gestori- spiega il sindaco di San Pellegrino, Fausto Galizzi -. Abbiamo risposto con entusiasmo e oggi vediamo l’impegno di giovani preparati, con un progetto scientifico alle spalle, che merita di essere supportato e valorizzato”.
“Per il mondo dell’associazionismo questa è una realtà incredibile, che sta alimentando un progetto di tutela del nostro territorio – sottolinea il presidente dell’Associazione Pescatori di Bergamo convenzionata Fipsas, Dario Tadè -. Salvaguardare la marmorata è un atto e un progetto grande, ambizioso, puntiamo a gestire l’incubatoio ma con pesci di qualità. Il progetto vuole essere un punto di partenza verso una maggiore collaborazione tra il mondo della pesca nelle sue varie sfaccettature e quello scientifico”.
“Assistiamo a una collaborazione etica dei pescatori con le istituzioni per ripopolare il Brembo con una specie così pregiata – prosegue l’assessore -. In questo caso si mette al centro qualità, innovazione e ricerca, per rinvigorire la presenza di un pesce che è a pieno titolo nella storia di questo territorio”.
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