Colzate. Due frane stanno creando diversi disagi agli abitanti delle frazioni Bondo di Colzate, in Val Seriana, e Selino Alto di Sant’Omobono Terme, in Valle Imagna.
La situazione più delicata, al momento, è la prima: l’allarme è scattato nella serata di lunedì, quando attorno alle 21.30 a causa delle abbondanti piogge degli ultimi giorni un ammasso di terra, fango e detriti si è riversato sulla carreggiata della strada comunale denominata Via Rezzo, dopo l’incrocio con via Case Sparse, unica via d’accesso alle località abitate di Piani di Rezzo, Bondo di Colzate e ad alcune abitazioni che ricadono sul comune di Casnigo ma raggiungibili solamente transitando da Colzate.
La mattina dopo sul posto si sono subito recati i tecnici comunali, insieme a un geologo e ai colleghi di Regione Lombardia, constatando come il fronte franoso fosse ancora attivo e imprevedibile.
Ragioni, queste, che hanno convinto il sindaco Adriana Dentella ad emettere un’ordinanza urgente che prevede la chiusura a fasce orarie della via, a partire dal santuario di San Patrizio sino a 200 metri a monte del fronte franoso lato piani di Rezzo sino al ripristino delle condizioni di sicurezza e la chiusura da via Case Sparse dall’incrocio con via Rezzo al santuario di San Patrizio.
Da martedì, dunque, questi due tratti rimangono chiusi dalle 19 alle 6.30, dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 13.30 alle 17: una scelta fatta in ottica di salvaguardia e di tutela dell’incolumità dei residenti, per metterli al riparo da condizioni di rischio potenziale, ma che comunque sta causando diversi disagi a chi si deve spostare per lavoro o per urgenti necessità.
“A seguito delle richieste del Comune abbiamo attivato i volontari locali di Protezione Civile, nello specifico il personale della A.I.B. Vertova – spiega Massimo Cocchi, consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile – Per ora il nostro compito è solamente di monitoraggio e supporto nella gestione della viabilità, soprattutto in orario notturno. Si teme che la frana possa spostarsi ulteriormente ed è fondamentale vietare il passaggio. Al momento dunque si tratta di un’attivazione semplice, senza alcun intervento di supporto alla popolazione. Come sempre nel momento in cui gli enti chiedono il supporto della Provincia, mettiamo in moto tutte le procedure a nostra disposizione”.
Il presidio sul posto è h24, grazie a 8 volontari che si coordinano con la Polizia Locale e al personale comunale: in caso di necessità, fanno sapere da via Tasso, verranno comunque attivati altri presidi di volontariato della zona o anche oltre l’area di competenza.
Un altro fronte franoso si è invece aperto mercoledì mattina a Sant’Omobono Terme, lungo via Pascoli che collega il paese all’abitato di Selino Alto: un evento simile a quello di Colzate, ma per cui ancora non è stato richiesto il supporto della Protezione Civile.
Nel tardo pomeriggio la strada dovrebbe essere riaperta con la rimozione del materiale franato e l’istituzione di un senso unico alternato, anche se la situazione rimane sotto stretta osservazione: andrà monitorata la stabilità del versante a monte, dove passa un altro tratto di strada e sul quale probabilmente sarà necessario un vasto intervento di palificazione per la messa in sicurezza.
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