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Fisco Facile

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Ultimi giorni per il bonus pubblicità 2023

L’incentivo consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti realizzati

Venerdì 9 febbraio 2024 è il termine ultimo per presentare la dichiarazione degli investimenti pubblicitari effettuati nel corso dell’esercizio 2023.

Il bonus investimenti pubblicitari, c.d. bonus pubblicità, è una misura agevolativa destinata alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali in relazione agli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online. Condizione indispensabile per poterne beneficiare è l’incremento di almeno 1% dei costi per pubblicità sostenuti nel 2023 rispetto all’anno precedente.

L’incentivo consiste in un credito d’imposta pari al 75% del valore incrementale degli investimenti realizzati. Tuttavia, tale credito è concesso nel limite massimo dello stanziamento annuale,
pertanto, se l’importo complessivo dei crediti richiesti supera l’ammontare delle risorse disponibili, queste sono ripartite percentualmente tra tutti coloro che hanno diritto al bonus. L’ammontare definitivo dell’agevolazione verrà comunicato con apposito provvedimento dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si ricorda che possono beneficiare dell’agevolazione i soggetti che lo scorso 31 marzo 2023 hanno presentato la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, dunque solo i contribuenti che hanno “prenotato” il credito sulla base gli investimenti stimati per l’esercizio 2023.

Ora i contribuenti sono chiamati a presentare, in via telematica, la “Dichiarazione sostitutiva relativi agli investimenti” entro le ore 24:00 del prossimo 9 febbraio utilizzando la piattaforma disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate.

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione tramite modello F24, codice tributo 6900, a partire dal 5° giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Infine, si ricorda che l’Agenzia delle entrate, nella risoluzione di istituzione del codice tributo, ha precisato che l’anno di riferimento da indicare nel modello F24 è l’anno di concessione del credito, ovvero l’anno di pubblicazione del suddetto provvedimento, e non l’anno a cui si riferiscono gli investimenti.

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