• Abbonati
La panoramica

Canale di Suez, crisi commerciale senza fine: pesanti le ricadute sulla Bergamasca

La situazione nell'area del Mar Rosso è esplosiva a causa dei continui attacchi degli Houthi. Marcello Saponaro, amministratore delegato di Logimar: "Le nostre aziende rischiano di diventare meno competitive"

Un quadro estremamente delicato, con pesanti ricadute su tutti gli attori in gioco: gli spedizionieri, i consumatori e le aziende, importatrici o esportatrici che siano.

È quello delineato da Marcello Saponaro, amministratore delegato della ditta Logimar di Carobbio degli Angeli, colosso nel settore dei trasporti internazionali via terra e marittimi. L’imprenditore traccia una panoramica della situazione di crisi che in modo preoccupante si è sviluppata nell’area del Canale di Suez nelle ultime settimane, condizionando il commercio mondiale e, restringendo lo sguardo, quello bergamasco.

I droni lanciati dagli Houthi – gruppo armato yemenita di religione prevalentemente sciita – sulle navi commerciali che attraversano il Mar Rosso per accedere al canale, e dunque al Mediterraneo, hanno causato la creazione di un vero e proprio imbuto che impedisce alle imbarcazioni di attraversare in sicurezza il passaggio.

“Il mancato transito attraverso il canale di Suez delle compagnie marittime comporta 25 giorni in più di navigazione: anziché prendere la scorciatoia del Mar Rosso le navi sono costrette a circumnavigare il continente africano, con costi di viaggio raddoppiati o addirittura triplicati – commenta Saponaro -.  Il problema, oltre che rappresentare un’emergenza economica, causare tempistiche enormemente più lunghe e portare ad una crescente insicurezza nel percorrere i mari, ha causato anche larghi ritardi nella fase di rifornimento dei contenitori necessari per spedire le merci nei porti dell’Estremo Oriente: i contenitori in export dall’Italia e dall’Europa devono anch’essi circumnavigare l’Africa e arrivano in Cina 25 giorni dopo”.

Nelle ultime settimane numerose aziende hanno provato a cercare una strada alternativa per trasferire le merci- quanto meno per quelle per cui ciò è possibile in termini di dimensioni e costi -, esplorando l’ipotesi di passare per via ferroviaria o aerea. Ma, naturalmente, non tutte le merci possono rinunciare ad un trasferimento marittimo e l’aumento delle spese scegliendo il treno o l’aereo come mezzo di spostamento è in ogni caso notevole.

Si tratta di una situazione che potrebbe colpire in modo particolare – e con mano pesante – la Bergamasca.

“Potenzialmente parliamo di un fattore di crisi enorme, esattamente come lo è stato il Covid – prosegue l’amministratore delegato di Logimar -. La nostra provincia rappresenta una delle aree a più alto tasso manifatturiero in Italia e in Europa e dunque nel nostro territorio le ricadute potrebbero rivelarsi più pesanti rispetto ad altre zone della penisola. Per le aziende bergamasche è ora più complicato rifornirsi di materie prime o vendere all’estero i propri prodotti e in questo modo esse diventano meno competitive rispetto alle imprese dislocate in altre zone del mondo”.

 

export Photo by CHUTTERSNAP on Unsplash

 

Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, colpiscono in modo particolare le compagnie marittime che commerciano con lo stato di Israele. Nelle prossime settimane gli esperti prevedono una leggera flessione nella crisi e nella domanda di passaggio nel canale di Suez a causa del Capodanno cinese ormai all’orizzonte, in programma sabato 10 febbraio.

“Ad essersi alzati vertiginosamente sono anche i costi di copertura assicurativa richiesti dalle compagnie marittime – conclude Saponaro -, un boom che si muove di pari passo rispetto alla smisurata crescita del rischio e della pericolosità di transitare nel canale: l’uscita da questa difficile situazione passa necessariamente dalla soluzione del problema degli Houthi”.

 

 

Vuoi rimanere sempre aggiornato con le ultime notizie di Bergamonews? Clicca su questo link ed entra nel nostro canale Whatsapp, dove potrai ricevere le news più importanti della giornata.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
nave suez (Getty Images)
L'intervento
La crisi di Suez tocca la Bergamasca: “Segnali di preoccupazione da monitorare”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI