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Il programma

Vienna Skyline, il 61° Festival Pianistico Internazionale in scena dal 26 aprile al 15 giugno fotogallery

Tra le proposte di questa edizione del Festival, l’enfasi è posta in particolare sugli eventi di approfondimento e dibattito curati da docenti e ricercatori dell’università di Bergamo

Bergamo. La presentazione della 61° edizione del “Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo” si apre con l’entusiasmante prospettiva di raccontare i grandi musicisti Viennesi. La capitale Austriaca è stata infatti madre di grandi compositori che hanno profondamente segnato la storia della musica, ma soprattutto (come ci tiene a specificare il direttore artistico Pier Carlo Orizio) ha trovato la sua forza nell’inclusione di artisti stranieri, che sono inevitabilmente entrati a far parte della cultura Viennese.

Per questo motivo il direttore artistico spiega come una possibile interpretazione del significato del festival sia l’inclusione di opere, artisti e tempi diversi. Una seconda interpretazione vede come oggetto l’innovazione, un altro tema centrale nella produzione musicale di Vienna. Questa città è infatti patria di un ricco repertorio e di una tradizione profondissima, ma è stata anche centro di una importante rivoluzione nella musica, come ha dimostrato la seconda scuola di Vienna.

I cinquanta concerti, che si alterneranno tra il Teatro Donizetti (a Bergamo) e i Teatri Grande e Sociale (a Brescia), raccontano quindi una storia lunga 200 anni. Attraverso le note di Mozart, Beethoven, Schubert e molti altri, si vede il tentativo di valorizzare le potenzialità delle due province. L’obiettivo finale è quello di crescere insieme ed espandere la cultura su tutto il territorio, un’idea portata orgogliosamente nella prima metà del 2024, in particolare dal 26 Aprile al 15 Giugno.

Non sono mancate inoltre diverse collaborazioni, per esempio con l’Università di Bergamo, che non solo pone a disposizione i suoi repertori e luoghi, come la Chiesa di Sant’Agostino, ma si aspetta con entusiasmo uno scambio fruttuoso di idee e persone, che rinforzino ancora di più l’idea di dialogo tra la città e la sua università.

Tra le proposte di questa edizione del Festival, l’enfasi è posta in particolare sugli eventi di approfondimento e dibattito curati da docenti e ricercatori dell’università di Bergamo, che lavorano con l’obbiettivo di intensificare la divulgazione offerta dal Festival.

Questa stessa idea viene avvalorata dall’intervento della direttrice del conservatorio Donizetti, Daniela Giordano, che spiega con passione come, per loro, quella del pianoforte sia una realtà importante e il Festival un’opportunità sia per i ragazzi che per il territorio.

Infine, come spiega la presidente Daniela Gennaro Guadalupi: “il festival vuole esprimere la forza e i valori delle province, concentrandosi sulla valorizzazione della cultura e dei giovani talenti”.

“Uno degli eventi emblematici di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, il prestigioso Festival Pianistico Internazionale, nasce dall’intuizione delle potenzialità culturali delle due città unite, e si afferma da 61 anni per la qualità del suo programma – afferma Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura del Comune di Bergamo -. L’edizione 2024 ci porta a Vienna, città d’origine o di adozione di tanti grandi compositori, in un viaggio nel tempo alla riscoperta della storia della musica europea e in particolare del compositore Anton Bruckner, di cui ricorre quest’anno il bicentenario. Il festival gli rende omaggio dedicando il concerto inaugurale a un capolavoro mai eseguito prima nella storia del Festival. A fianco del cartellone principale non mancano rassegne collaterali e, tra le novità, lo spettacolo autobiografico del pianista iraniano Ramin Bahrami in dialogo con Ferruccio del Bortoli, un’iniziativa realizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo. Un programma ricco, articolato, diffuso nelle due città ma anche nella provincia di Bergamo, con ospiti internazionali e iniziative di divulgazione. Anche dopo l’anno della Capitale continuiamo a credere nella cultura come strumento fondamentale di crescita e di relazione, e a riconoscere come la musica sia da sempre in dialogo con la storia, con i luoghi, e con le vite di coloro che la amano”.

Nel concludere la presentazione, Lia Cocca spiega come i biglietti e le carte regalo saranno disponibili sul sito a partire dal 17 Gennaio 2024.

Generico gennaio 2024

Il tema: Vienna Skyline

Quello di Vienna Skyline sarà un viaggio lungo 200 anni che avrà come protagonista una capitale la cui storia sembra fondersi con le note di Mozart, Beethoven, Brahms. Viennesi di nascita o d’adozione, molti grandi musicisti hanno trovato nella città austriaca il luogo del cuore. Oggi Vienna viene considerata tra le città con la qualità di vita più alta al mondo: è infatti un habitué del podio del Global Liveability Index, il rapporto annuale dell’Economist Intelligence Unit che classifica le città più vivibili del pianeta.
Una città che ha saputo fondere la propria anima conservatrice con l’avanguardia: la rivoluzione schönberghiana non ha certo voluto cancellare l’amore dei viennesi per il valzer, ma ha indubbiamente cambiato il corso della storia della musica.

Omaggio ad Anton Bruckner

Nel 2024 ricorre il bicentenario della nascita di uno dei massimi sinfonisti del XIX secolo, Anton Bruckner. Quale miglior occasione dunque per aggiungere al repertorio del Festival Pianistico uno dei capolavori del compositore austriaco, per la prima volta eseguito al Festival.
Teatro di questa “prima” sarà il concerto inaugurale del 26 aprile al Teatro Donizetti di Bergamo e del 27 al Teatro Grande di Brescia. In programma la monumentale Quarta Sinfonia “Romantica” affidata agli Stuttgarter Philharmoniker diretti da Dan Ettinger, che ha recentemente inaugurato la stagione operistica al San Carlo di Napoli, al suo debutto al Festival. Accanto alla “Romantica”, un’altra perla del repertorio viennese: il celebre concerto per pianoforte e orchestra di Mozart K488. Il concerto viene eseguito dalla giovane Eva Gevorgyan, la più giovane finalista del Concorso Chopin di Varsavia, che dopo lo strepitoso debutto dello scorso anno apre questa 61ª edizione.

Festival pianistico 61° edizione

Il cartellone del 61° Festival

Vienna Skyline – dal 26 aprile al 15 giugno – si articola in una ricca presenza di orchestre internazionali, che si alternano sui palcoscenici del Teatro Donizetti a Bergamo e dei Teatri Grande e Sociale di Brescia.
A Brescia il 29 aprile tornerà la Filarmonica della Scala diretta da Vasilij Petrenko, direttore musicale della Royal Philharmonic Orchestra, con solista Haochen Zhang, entrambi per la prima volta al Festival. Zhang, medaglia d'oro al Concorso Van Cliburn, si esibirà in recital al Donizetti il 30 aprile. Data unica anche a Bergamo, il 30 maggio, per la Chamber Orchestra of Europe con al pianoforte András Schiff, impegnato nel primo Concerto di Brahms.
Debutta in entrambe le città (13 maggio Bergamo, 15 maggio Brescia) Le Concert des Nations, una delle migliori orchestre con strumenti d’epoca al mondo, diretta da Jordi Savall. Il violista da gamba, celebre per la sua attività di rivalorizzazione della musica storica e per la partecipazione al film di Alain Corneau Tutte le mattine del mondo, dirigerà l’Incompiuta e la Grande di Schubert.
Al Donizetti il 27 maggio una serata interamente dedicata a Mozart con il Concerto in re minore K466 seguito dal Requiem. Sul palcoscenico i Virtuosi Italiani diretti da Pier Carlo Orizio con solista nella prima parte Filippo Gorini e nella seconda parte l’Ensemble Vocale Continuum diretto da Luigi Azzolini. Sempre il Requiem di Mozart è il protagonista del tradizionale appuntamento aperto alla città in occasione del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia il 28 maggio nella Chiesa di San Francesco di Brescia.

Sarà un maggio costellato da grandi pianisti in recital al Teatro Grande e al Teatro Donizetti con i ritorni di Emanuel Ax, Grigory Sokolov, Arcadi Volodos, Alessandro Taverna, e con il debutto della pianista croata Martina Filjak. In particolare il repertorio pianistico viennese del XX secolo – da Schönberg a Gulda – sarà al centro dei programmi di Taverna ed Ax.
Chiudono il cartellone principale, il 3 giugno al Teatro Sociale di Brescia e il 4 al Donizetti di Bergamo, i Wiener Kammerorchestrer e Federico Colli diretti da Pier Carlo Orizio, con un programma dedicato al genio di Bonn che prevede il Concerto “Imperatore” e l’”Eroica”.

Il cartellone di Vienna Skyline ospita anche Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Andrea Lucchesini, Ying Li, Josef Mossali, Roberto Cominati, Costanza Principe, Enrico Pompili.
Il Festival continua a proporre iniziative di divulgazione musicale, coinvolgendo per questa 61esima edizione il pianista iraniano Ramin Bahrami, protagonista in entrambe le città di un concerto-spettacolo tratto dal suo libro autobiografico “Come la musica mi ha salvato” in dialogo con Ferruccio de Bortoli (il 7 giugno nel Chiostro del Museo Diocesano di Brescia e l’8 giugno nell’Ex Chiesa di Sant’Agostino in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo). Alle parole si affianca la musica, con la partecipazione del Nuovo Trio Italiano d’Archi, al suo debutto al Festival, con musiche di Mozart, Mahler e Schnittke.

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