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25 studenti iscritti

Disturbi alimentari sempre più diffusi: all’Università di Bergamo un corso per studiarli

È stato presentato venerdì 15 settembre il Corso di Perfezionamento "Diagnosi e cura dei disturbi alimentari: interventi multiprofessionali" diretto dalla Scuola di Alta Formazione dell'ateneo e nato in collaborazione con ASST Bergamo EST

Bergamo. Secondo i dati, dal 2019 a oggi le patologie legate ai disturbi alimentari sono aumentate del 40% e sono sempre più giovani e maschili. Con un aumento esponenziale nel post Covid. Un fenomeno, sottolineano gli esperti, diffuso ma sommerso, e che esprime un bisogno sofferto. Da questa considerazione è partita l’Università di Bergamo per avviare il nuovo Corso di Perfezionamento Diagnosi e cura dei disturbi alimentari: interventi multiprofessionalidiretto dalla SdM dell’ateneo, la Scuola di Alta Formazione.

È stato presentato venerdì 15 settembre in Sant’Agostino, nel primo giorno di lezioni per i 25 studenti iscritti. Professionisti e laureandi di diversa formazione – pediatri, fisioterapisti e psichiatri per citarne alcuni – che testimoniano il grande coinvolgimento di soggetti attorno a un tema complesso come quello dei disturbi alimentari. Il corso nasce infatti dalla collaborazione con l’ASST Bergamo EST e con il contributo di numerose realtà sanitarie e sociosanitarie del territorio bergamasco e lombardo e dei loro esperti. Si tratta, per l’UniBg, di una proposta formativa di spicco a livello regionale e nazionale, la prima in grado di garantire un approccio di rete e una prospettiva multidisciplinare al disturbo del comportamento alimentare nelle diverse fasce d’età, dall’adolescenza all’età adulta.

 

Corso di perfezionamento Università di Bergamo

 

“È un corso che è stato fortemente voluto dal territorio, in particolare da ASST Bergamo Est – spiega il Rettore dell’Università Sergio Cavalieri -. Sappiamo che gli ultimi anni sono stati pesanti per i nostri giovani e uno degli elementi più evidenti di questo disagio giovanile si manifesta attraverso disturbi del comportamento, fra cui quello del comportamento alimentare. È un tema difficile, per questo è necessario avere una formazione specifica e un corso di perfezionamento nel quale professionisti di diverse aree cliniche, psicologiche e anche tecniche intervengono insieme ai nostri colleghi per cercare di trovare un approccio organico alla diagnosi e alle terapie”.

Le strutture sanitarie del territorio bergamasco sono già attive nello studio del fenomeno e in futuro lo saranno sempre più, come evidenzia il dott. Francesco Locati, Direttore Generale di ASST Bergamo Est: “A breve sarà operativo il nuovo Centro per i disturbi del comportamento alimentare a Piario, e questo corso di perfezionamento, fortemente voluto dalla nostra Azienda, si inserisce in un percorso virtuoso di formazione dei futuri professionisti che opereranno in questo importante settore. Un trattamento integrato e multidisciplinare dei pazienti sarà la chiave di successo del percorso terapeutico. Questa collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo, che sin dall’inizio della progettazione del Centro si è mostrata sensibile alle nostre richieste, consentirà di formare operatori per una presa in carico complessiva del paziente e della sua famiglia in un’ottica di integrazione tra varie professionalità, con una prospettiva di respiro anche nazionale”. 

Presente all’inaugurazione del corso anche l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, che ha portato il suo plauso al nuovo progetto di UniBg: “Da tempo in Regione si stanno adottando iniziative scientifiche innovative che testimoniano un cambio di strategia nei confronti delle tematiche della salute. Oggi occorre puntare sempre più alla prevenzione attraverso azioni concrete, come quella del corso di perfezionamento in ‘Diagnosi e cura dei disturbi alimentari’. Siamo l’unica Regione a essersi dotata di una legge specifica per la prevenzione e la cura dei disturbi alimentari e l’impegno messo in campo per affrontare questa emergenza sanitaria e sociale è grande. Accogliamo con grande speranza questa iniziativa di formazione, portata avanti grazie alla sinergia tra l’Università di Bergamo e le strutture sanitarie del territorio, e attendiamo con la stessa speranza il contributo che i corsisti potranno portare in questo ambito”.

Quella di patologie come anoressia, bulimia, binge eating disorders, obesità e disturbo restrittivo viene definita una sfida, spesso difficile da vincere anche a causa della difficoltà nell’accesso alle cure in molte regioni italiane. E che quindi richiede una discesa in campo del maggior numero di competenze possibili. “Il disturbo alimentare è spesso l’apice di una serie di problemi sottostanti – afferma la direttrice del Corso Clara Mucci -, per questo ai nostri studenti trasmetteremo la cura del sintomo ma anche la cultura della prevenzione, del corpo e della relazione, in particolare quella madre-bambino”. L’attenzione crescente dell’Università di Bergamo a un approccio multisettoriale è evidente da un’altra novità: l’apertura a breve della Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

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