Bergamo. Ha avuto luogo giovedì (20 luglio) la call settimanale di aggiornamento tra Ats Bergamo e sindaci del territorio per condividere lo stato di avanzamento delle attività messe in campo per l’organizzazione della Continuità Assistenziale, ovvero l’ex guardia medica.
Per quanto riguarda i medici di Assistenza Primaria, il 18 luglio sono scaduti i termini del bando di Regione Lombardia per l’assegnazione degli incarichi, aperto anche ai medici di altre Regioni, inseriti nelle rispettive liste. Con 53 posti a disposizione, Ats ha ricevuto 48 candidature: 8 medici già in possesso del titolo di Formazione Specifica in Medicina Generale e 40 medici in formazione (14 al terzo anno, 7 al secondo anno e 19 al primo anno). “Un buon segnale – commentano da Ats – che fa ben sperare per soddisfare la domanda di salute del territorio”.
Il 14 e il 15 settembre, secondo i tempi dettati dalle regole vigenti, Ats incontrerà i professionisti per l’eventuale accettazione dell’incarico, e in quella occasione si evidenzieranno le aree maggiormente carenti e le agevolazioni per l’apertura dello studio medico messe a disposizione dal territorio.
Relativamente al progressivo lavoro di contrattualizzazione dei medici di Continuità Assistenziale, ad oggi ci sono 77 medici disponibili a seguito della sottoscrizione degli ultimi 14 contratti di questa settimana (erano 63 giovedì 13 luglio). La maggior parte dei contratti sono per turni di 12 ore, che se da una parte consentono una maggiore flessibilità al professionista dall’altra induce Ats a continuare nell’attività di reclutamento per garantire l’intero fabbisogno.
L’aumento dei professionisti consente di confermare la riapertura, a partire da agosto, delle sedi di Calusco d’Adda, Romano di Lombardia e Seriate. “Da settembre, invece, verrà riattivata la sede di Piazza Brembana, mentre è ancora in corso la verifica e la valutazione per la riapertura della sede di Treviglio – fanno sapere da Ats -. A seguito del coinvolgimento della Rra del territorio, quali possibili sedi dell’ex guardia medica, il primo risultato è stato la riapertura della sede di Romano, grazie a 3 contratti con medici”.
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