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Appunti & virgole

L’Atalanta rilancia la volata. Con grinta, verso l’Europa fotogallery

La squadra si rialza e rimonta: prova di carattere dalla vecchia guardia e nuova linfa per l'attacco dai rientranti Rasmus&Ademola

Missione compiuta. Quando sei costretto a vincere non è mai facile né semplice.

Poi se vediamo le celebrazioni tv per i cinque gol del Milan alla Samp già retrocessa, perché non dare il giusto merito anche ai nerazzurri che hanno battuto il Verona, stesso trattamento riservato allo Spezia rivale dei gialloblù per la salvezza, stavolta con qualche sofferenza in meno. Neanche tanto, perché anche loro in due minuti hanno centrato traversa e palo, ma si era già sul 3-1.
E comunque sulla vittoria della Dea, anche senza i tifosi della Nord, non ci sono discussioni.

Era fondamentale per restare sull’Eurostar: con la prospettiva di dover affrontare l’Inter non sarebbe stato divertente presentarsi con un altro ko. Anzi, in teoria sarebbe bastato un pari per assicurarsi il settimo posto, però l’Atalanta del Gasp non ha mezze misure e, come ha ammesso lo stesso allenatore, “18 vittorie sono tante, i tre punti fantastici, 61 punti un traguardo straordinario”. Naturalmente non è finita, la posizione può anche essere migliorata, non solo a casa della finalista di Champions, ma a chiusura del campionato quando al Gewiss arriverà il Monza di Pessina.

Non era la stessa Atalanta di Salerno, anche perché difficilmente Gasperini schiera la stessa formazione da una giornata all’altra. Ma intanto dopo un mese e mezzo si ritrovavano i due ragazzi terribili, Hojlund e Lookman e aver fatto senza la coppia gol per sei partite (tante quante ne ha saltate Ademola) non è poco. Che poi non abbiano determinato solo loro il risultato, è un merito in più per la squadra, che ha dimostrato carattere e di essere sul pezzo per tutta la partita, salvo qualche sbandamento come quel passaggio sciagurato in area di Scalvini. Errori di gioventù, si può dire adesso che il pericolo è scampato, come non è stato piacevole subire un gol fotocopia di tanti altri.

Però, anche a dispetto dell’emergenza infortuni, la squadra ha reagito, ha recuperato il gol di svantaggio e poi si è presa i tre punti. Con Zappacosta, che firma sempre gol pesanti dalla trasferta gioiello contro la Lazio alla rete contro il Torino, poi contro lo Spezia e sempre con una botta da fuori area nella sfida al Verona. Un giocatore che ha saltato ben tredici partite per infortuni muscolari e capite quanta importanza avrebbe avuto il suo contributo, solo valutando che ogni suo gol è stato accompagnato da una vittoria.

E speriamo che l’infortunio alla caviglia non lo costringa a saltare l’Inter, come già all’andata. Quando la squadra sa rialzarsi dopo due sconfitte la vecchia guardia risponde presente e così ecco Pasalic che si improvvisa rapinatore d’area beffando il portiere come Koopmeiners contro la Roma. Come non si può riconoscere la buona prestazione di un Muriel che è sempre stato atteso ogni volta a grandi giocate, lui che ha i numeri per farlo: ha regalato un bell’assist di prima a Zappacosta, con un passaggio svelto e un tocco preciso come se stesse muovendosi in pantofole e ha sempre cercato di aiutare il danesone. Poi nel secondo tempo Rasmus&Ademola con la loro velocità, il loro pressing hanno dato un saggio di quel che sanno fare, un piccolo esempio (considerata la loro condizione ancora non ideale) rispetto a quello che altre volte hanno mostrato, ma anche coronato da un gran bel gol.

Detto che Gasp si è emozionato quando ha parlato del nuovo infortunio a Zapata, sembra quasi che i suoi compagni abbiano giocato anche per lui e per quei tifosi che non hanno potuto assistere alla partita. Una ragione in più per dare il giusto valore a questa vittoria. L’Atalanta è ancora lì a lottare per l’Europa e può finire a testa alta, come ha disputato gran parte di questo campionato: con una rosa molto rinnovata e su cui non sarebbe stato facile puntare, senza più i riferimenti e i fuoriclasse di prima. E senza i gol dei colombiani. Ma ora bisogna chiudere bene. I bilanci si faranno a bocce ferme, dopo il 4 giugno.

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