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Il cartellone

UniBG, Festival Pianistico e Fondazione Teatro Donizetti insieme per esplorare il Novecento

Tra gli eventi in calendario, la mostra “Sinfonia di una grande città, Luciano Baldessari e la cultura delle Avanguardie”, visitabile dal 27 aprile al 9 maggio nel foyer del Teatro Donizetti

Bergamo. Il 2023, anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura italiana, non smette di stupire con nuove sorprese. Dopo l’annuncio del ritorno a Bergamo, il prossimo 9 settembre, del maestro Riccardo Muti (https://www.bergamonews.it/2023/04/27/riccardo-muti-in-concerto-al-teatro-donizetti-per-bergamo-brescia-capitale-della-cultura/596191/) che dirigerà sul podio del Teatro Donizetti la “sua” orchestra giovanile “Lorenzo Cherubini”, la Fondazione Teatro Donizetti e il Festivale Pianistico Internazionale di Bergamo e Brescia rinnovano la consolidata amicizia in occasione del ciclo incontri “Il Novecento attraverso lo specchio musicale”, nato dalla collaborazione tra il Festival e l’Università degli studi di Bergamo. “Queste conferenze rappresentano un momento di approfondimento e di preparazione all’ascolto – spiega la professoressa Francesca Morganti, delegata dal rettore dell’Università di Bergamo al public engagement – . L’università così dona i propri spazi alla città e a chi non la frequenta abitualmente”.

L’obiettivo di mettere di condurre il pubblico in un viaggio attraverso le avanguardie e anti-avanguardie che hanno caratterizzato l’ambito politico, artistico, letterario, teatrale, cinematografico e musicale di questo periodo. Il programma, a cura del prof. Virgilio Bernardoni, ordinario di Musicologia e Storia della Musica, toccherà in particolare i compositori sovietici e le colonne sonore.

La meta da esplorare rimane quindi il Novecento, focus della sessantesima edizione della rassegna pianistica. In particolare, si tratta del secondo volume, dedicato alle anti-avanguardie, di un progetto biennale che festeggia le sessanta decadi del festival.

Il format è il medesimo dello scorso anno: incontri con i docenti dell’ateneo de “Il Novecento attraverso lo specchio musicale” e un concerto ospitato nell’Ex Chiesa di Sant’Agostino (lunedì 5 giugno ore 20.30), a cui si aggiunge la mostra “Sinfonia di una grande città Luciano Baldessari e la cultura delle Avanguardie” ospitata nel foyer del Teatro Donizetti e visitabile dal 27 aprile al 9 maggio durante gli orari di attività del festival.

La mostra, a cura di Anna Chiara Cimoli con Fondazione CASVA, rilegge l’opera di Luciano Baldessari (1896-1982), architetto, pittore e scenografo fra i più originali del XX secolo, concentrandosi sul soggiorno berlinese degli anni Venti e sul suo esito più importante, la lampada-manichino Luminator. In un’epoca in cui i tradizionali confini tra le singole arti sfumano, l’interdisciplinarietà del percorso di Baldessari è testimonianza vivissima di questa capacità di superamento dei limiti disciplinari.

Giovedì 11 maggio, ore 20.30 al Teatro Sociale di città alta, sarà la volta di “Frontiere e conflitti. Arti performative a confronto”, conferenza-spettacolo che punta l’attenzione sui legami tra molteplici forme di conflitto e l’arte, e metterà in luce le connessioni tra opera, prosa e jazz.

Il momento performativo sarà introdotto da Franca Franchi dell’Università degli studi di Bergamo che modererà una tavola rotonda con Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti, Chiara Traversi di Pro Universitate Bergomensi e Roberto Valentino di Bergamo Jazz.

A seguire sul palco si alterneranno le voci recitanti degli interpreti Sara Urban e Francesco Micheli Direttore artistico del festival Donizetti Opera e interventi musicali di Tommaso Zucchinali (pianista), Tino Tracanna (sassofonista), Andrea Candeloro (pianista). “Io e il maestro Zucchinali eseguiremo “Un sopravvissuto di Varsavia op.46” di Arnold Schönberg, un oratorio per voce recitante, coro maschile e orchestra riadattato per l’occasione per voce e pianoforte – spiega Francesco Micheli -. Scomporremo ogni parte di quest’opera e la riproporremo al pubblico”.

Martedì 2 maggio, ore 17.30, si terrà nella Sala Tremaglia del Teatro Donizetti l’incontro “Šostakovič, Prokof’ev, Schnittke nell’arcipelago sovietico e oltre” con Rosanna Casari e Maria Chiara Pesenti.

Il 5 maggio, sempre alle ore 17.30, l’aula conferenze dell’Ex Chiesa di Sant’Agostino ospiterà invece l’evento “La musica e il film” con Emilio Audissino e Adriano D’Aloia. La conferenza precede di poche ore l’appuntamento finale, il concerto “SMILE Uno Stradivari al cinema”, ospitato all’interno dell’Ex Chiesa di Sant’Agostino con il violinista Guido Rimonda e i Solisti della Camerata Ducale. Il concerto prende il titolo di un celebre disco di Rimonda “Smile – Uno Stradivari al cinema”, nome ispirato a sua volta a un celebre brano di Charlie Chaplin. Guido Rimonda testimonierà il legame inscindibile tra musica e grande cinema e accompagnerà il pubblico alla scoperta delle affascinanti atmosfere che sono impresse nella memoria di milioni di spettatori. Lo farà attraverso uno strumento molto potente: il potere evocativo di splendide colonne sonore, come quelle legate ai nomi di John Williams, di Charles Aznavour, Astor Piazzolla.

Giovedì 11 maggio, ore 20.30 al Teatro Sociale di città alta, sarà la volta di “Frontiere e conflitti. Arti performative a confronto”, conferenza-spettacolo – inserita nel cartellone di Bergamo Next Level 2023, la rassegna promossa dal 5 all’11 maggio da Unibg e Pro Universitate Bergamomensi (www.bergamonextlevel.it) – che punta l’attenzione sui legami tra molteplici forme di conflitto e l’arte, e metterà in luce le connessioni tra opera, prosa e jazz.

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