• Abbonati
Bergamo

Racconti d’opera e prove aperte: il Donizetti Talk conquista il pubblico

Il format per approfondire “L’aio nell’imbarazzo”, lo spettacolo che andrà in scena domenica 20 novembre alle 15.30

Bergamo. Dopo aver tenuto i figli segregati in casa e all’oscuro della sia pur minima educazione sessuale, un padre si stupisce di avere un nipote segreto. Temi scottanti – e sicuramente naturali – al centro del terzo e ultimo Donizetti Talk, il format che ha aperto le porte del teatro ancora prima di andare in scena, riscuotendo grande successo tra gli affezionati del Donizetti Opera Festival.

Un presente pieno di pericoli, un futuro più che mai incerto. Quale padre o madre non avrebbe paura per i propri figli? Le preoccupazioni sono legittime, i rimedi drastici no. Come quelli messi in atto dal Marchese Don Giulio Antiquati, tra i protagonisti del melodramma giocoso “L’aio nell’imbarazzo” di Gaetano Donizetti, che andrà in scena domenica 20 novembre, ore 15.30, tra i titoli in programma dell’ottava edizione del Donizetti Opera (Bergamo, dal 18 novembre al 4 dicembre 2022).

Amori nascosti e incompresi, litigi e segreti conditi da una sana comicità. Non manca l’imbarazzo in tutte le sue forme nell’opera raccontata dal direttore dell’area scientifica del festival Paolo Fabbri e dal musicologo Livio Aragona.

Presentato per la prima volta il 4 febbraio del 1924 – due anni dopo il debutto sfortunato di Donizetti alla Scala di Milano con “Chiara e Serafina” – “L’aio nell’imbarazzo” è uno dei titoli che hanno confermato il successo di Gaetano.

“Il genere comico, in quel momento, era molto più nelle sue corde del giovane Gaetano – spiega Livio Aragona – Il compositore si sentiva a disagio con i titoli seri”. Che la comicità di quel periodo calzasse a pennello con il talento del musicista bergamasco è stato confermato anche durante la Donizetti Renaissance, nel Secondo Dopoguerra, periodo in cui le opere donizettiane furono riscoperte e riproposte nei teatri. Tra i titoli che hanno consacrato Donizetti tra i compositori immortali c’è anche “L’aio nell’imbarazzo”, unico titolo comico, riportato in scena nel 1959 proprio al teatro Donizetti.

Un aperitivo insolito pieno di curiosità terminato nel migliore dei modi. Dopo gli onori del padrone di casa Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera Festival e regista dell’opera presentata, i fortunati invitati sono stati scortati dalle maschere nei palchi per seguire una sessione di prove d’assieme, in palcoscenico con orchestra, coro, interpreti e regia.

Niente trucco o costumi, ma per questo non meno emozionante. Ciò che manca in estetica viene sostituito dalla magia del momento. La musica che si interrompe al segnale del direttore, Vincenzo Milletarì; il regista che si muove tra le scene e la platea; i musicisti, ognuno al proprio leggio, che provano i passaggi più ostici della partitura prima di riprendere il lavoro d’insieme; gli operatori, armati di microfoni headset (ad archetto, ndr) che si aggirano sul palco tra la scenografia e il cast. Non lo si vede al completo, eppure e già lì: è lo spettacolo che, pazientemente, aspetta di andare in scena.

 

donizetti talk
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI