L’Atalanta esce battuta nel risultato ma non nel gioco nella sfida al vertice con il Napoli.
Gli azzurri vincono per 2 a 1, ma la Dea dimostra di non essere per nulla inferiore ai partenopei, mettendoli più volte alle corde con una prestazione di alto profilo.
Nei primi venti minuti la formazione nerazzurra domina il match sfiorando prima il vantaggio e poi raggiungendolo per un sacrosanto rigore concesso e trasformato da Lookman. Ma il Napoli è una grande squadra e prima Osimhen pareggia il conto, poi serve l’assist per il vantaggio napoletano. Un vero peccato, perché il Napoli finalizza di fatto le uniche due occasioni capitatele.
Nella ripresa gli uomini di Gasperini giocano alla morte e onestamente meriterebbero il pareggio. Peraltro ci vanno vicinissimi, ma in un’azione tambureggiante solo la traversa salva Meret. Il Napoli rischia in diverse occasioni di capitolare, ma alla fine porta a casa i tre punti che le consentono di andare in piena fuga. Al termine dunque il risultato non sorride ai nostri, ma personalmente mi sento solo di applaudire i giocatori per la convincente prova fornita.
Grande prestazione di Maehle, vero motorino sulla fascia sinistra, meno convincente invece Hateboer nel settore opposto. Molto buona anche la prova di Pasalic nonchè quella di Hojilund che però dovrebbe essere più preciso sottoporta avendo sciupato le due splendide occasioni capitategli. Lookman come sempre decisivo mentre Ederson meglio nella ripresa quando ha arretrato il baricentro.
La Dea ha giocato davvero alla pari con la capolista, come peraltro evidenziato anche dal mister in sala stampa. La cinicità delle grandi squadre si vede in queste occasioni, probabilmente noi non lo siamo ancora ma certamente siamo sulla buona strada.
Ora il turno infrasettimanale a Lecce: una splendida occasione per riprendere la corsa.
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