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Tecnologia

Passi troppo tempo davanti allo smartphone? Ecco come calcolarlo e porsi dei limiti

Lo smartphone è ormai essenziale, ma un uso eccessivo può provocare effetti negativi: alcune funzioni native possono aiutare a porsi dei limiti

Gli smartphone sono uno strumento a cui attualmente è difficile rinunciare: al lavoro per le chiamate, a casa per lo svago, in città per muoversi in maniera agile con mappe e mezzi.

Ma qual è il limite temporale di utilizzo che ogni persona dovrebbe avere? Esistono opinioni diverse. Un primo passo potrebbe essere quello di scoprire effettivamente quante ore al giorno una persona trascorre al telefono. iPhone e Android offrono la possibilità di farlo attraverso delle funzionalità dedicate.

Scopriamo con il supporto degli esperti di MisterGadget.Tech qualche dettaglio in più sulle abitudini degli esseri umani in relazione all’uso dello smartphone e capiamo come calcolare se si passa troppo tempo con il cellulare.

Le conseguenze negative

Più di 6.500 miliardi: questa è la stima di quante persone al mondo possiedono uno smartphone, circa l’83.7% della popolazione mondiale (dati bankmycell.com).

Il fatto che la grande maggioranza delle persone possieda un cellulare è un’informazione che non stupisce. Ad essere “pericoloso” è invece il dato secondo cui molte persone utilizzano in modo eccessivo il telefono cellulare: questo comportamento, dimostrano gli studi, produce infatti effetti negativi sulla salute mentale delle persone. Recentemente sono diverse le malattie/fobie che si sono diffuse tra le persone, causate da un eccessivo attaccamento a social e strumenti di comunicazione. Tra queste abbiamo la FOMO (Fear of Missing Out, quindi la paura di essere esclusi da dalla socialità online) e la Nomofobia (da no-mobile, la paura di essere senza connessione).

Scoprire il tempo di utilizzo

Tutti gli smartphone iPhone e Android supportano una funzione che consente ai propri utenti di conoscere le proprie abitudini in merito all’uso dello smartphone, scoprendo il tempo d’utilizzo, ma anche le app preferite.

Android presenta la funzione “Benessere Digitale”: per accedervi basterà andare alle impostazioni del device e selezionare l’opzione “controllo parenti/genitori” (il nome cambia a seconda della versione Android). L’utente in questo modo verrà a conoscenza, tra le varie cose, delle ore trascorse davanti allo schermo dello smartphone, del numero di sblocchi effettuati nella singola giornata e potrà ricevere consigli su come sfruttare al meglio il proprio tempo.

iPhone dispone invece della funzione “tempo di utilizzo”. Le caratteristiche sono molto simili a quelle della funzione Android. L’utente dovrà andare alle impostazioni di iPhone e selezionare la sezione dedicata. In questo modo avrà accesso ad una serie di informazioni davvero interessanti come la media giornaliera di utilizzo di ogni applicazione e grafici che paragonano i giorni passati, oltre alla possibilità di impostare limiti di utilizzo (anche per figli e familiari).

Un uso consapevole dello smartphone

Se il telefono è ormai qualcosa di essenziale, è anche necessario che gli utenti siano consapevoli che un uso eccessivo può provocare dipendenza e dunque effetti negativi, cercando dunque di porsi dei limiti grazie anche a funzioni come quelle messe a disposizione di iPhone e Android.

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