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Confcooperative Bergamo

Il bilancio

Confcooperative Bergamo, bilancio positivo tra pandemia e ripartenza

“Il quadro quantitativo delle cooperative aderenti a Confcooperative Bergamo - commenta il segretario generale, Lucio Moioli - mostra sì una contrazione nel complessivo, ma di dimensione più contenute di quanto avviene a livello nazionale"

La fotografia del sistema cooperativo orobico mostra un quadro positivo complessivamente positivo se raffrontato ai trend nazionali. Secondo i dati di Confcooperative Bergamo, diminuiscono lievemente le imprese aderenti all’associazione (da 285 a 279), ma aumentano gli occupati (da 13.000 a 13.363), portando il fatturato complessivo a sfiorare i 400mila euro. È quanto emerge dai bilanci d’esercizio 2020, quelli ad oggi disponibili e con numeri riferiti alle cooperative attive al 31 dicembre del 2021. Il documento rivela com’è stata affrontata la crisi pandemica nel suo primo anno e l’impegno per sostenere la fase di ripartenza e rilancio.

“Il quadro quantitativo delle cooperative aderenti a Confcooperative Bergamo – commenta il segretario generale, Lucio Moioli – mostra sì una contrazione nel complessivo, ma di dimensione più contenute di quanto avviene a livello nazionale. Questa tendenza conferma la necessità di continuare il nostro impegno, mantenendo e rafforzando azioni già intraprese: sostenere le imprese cooperative del territorio, promuovere la cooperazione e valorizzarne la cultura, come volano di nuove opportunità nell’attuale contesto economico. Fondamentale è sotto questo profilo il concreto supporto di Confcooperative Bergamo e CSA Coesi in vari campi, dalla nascita e costituzione della cooperativa fino alla valorizzazione delle attività nei confronti del sistema imprenditoriale locale e del sistema scolastico, senza trascurare le importanti attività consulenziali che sono fondamentali per mantenere in buona salute le cooperative”.

A sostegno delle nuove coop, ma anche di quelle già operative e in crescita, si inserisce infatti l’attività di CSA Coesi, il centro servizi di ConfCooperative Bergamo che conta un organico di oltre 60 persone e un portafoglio clienti di circa 700 tra imprese e associazioni.

Sostenibilità e innovazione le priorità

Massimo Monzani, presidente di CSA Coesi, ripercorre l’anno in cui è scoppiata la pandemia: “Nel 2020 l’emergenza sanitaria ha travolto il mondo, il nostro Paese e la provincia di Bergamo. La persistenza della situazione emergenziale ha stravolto tutti gli scenari sul piano umano, culturale ed economico, che data l’intensità e l’estensione ha richiesto il dispiego di mezzi straordinari. Rincuora osservare che la cooperativa CSA COESI si è trovata ad affrontare l’emergenza in una situazione di salute e di solidità patrimoniale e finanziaria”.

“Una barca solida capace di tenere la rotta anche in acque agitate”, sottolinea ancora, ringraziando tutti coloro che “hanno contribuito ai risultati ottenuti, con speciale riferimento alle lavoratrici e ai lavoratori che si sono trovati in prima linea, e hanno consentito di garantire la continuità dei servizi, e agli amministratori che si sono fatti carico della fatica di governo della nostra esperienza di impresa sociale.

Gli sforzi per il prossimo futuro, prosegue, si concentreranno “sull’innalzamento delle competenze e sul potenziamento dei nostri servizi e degli strumenti operativi per continuare a crescere e interpretare al meglio le nuove sfide della Cooperazione e del Terzo Settore con particolare enfasi sui temi della sostenibilità e dell’innovazione”.

Risposte immediate all’insegna della sicurezza

Enzo Piazzalunga, direttore di CSA Coesi da gennaio 2022, ricorda i sentimenti di smarrimento e l’incertezza vissuti dal Centro Servizi, allora guidato da Emilia Colombo: “L’emergenza sanitaria ha stravolto la quotidianità e la normale gestione, facendo emergere nuovi bisogni e priorità. La principale preoccupazione è stata quella di garantire la tutela dei nostri dipendenti e, al contempo, la continuità di servizi ancora più necessari per le nostre cooperative e realtà a esse connesse, in un contesto di shock economico e sociale senza precedenti”.

Nella fase più drammatica della pandemia e di blocco totale, ”i nostri clienti si sono trovati a dover affrontare la gestione quotidiana con un organico ridotto e l’urgenza di preservare la salute dei propri lavoratori e degli utenti – prosegue Piazzalunga – mettendo in sicurezza le persone all’interno delle strutture e garantendo la vicinanza agli utenti esterni. In tempi strettissimi, le cooperative hanno dovuto riorganizzare molte attività al fine di assicurare i servizi essenziali, fondamentali per la comunità e il territorio, ricorrendo a misure straordinarie per fronteggiare le più urgenti necessità. In una seconda fase l’obiettivo è stato quello di ripristinare i servizi in piena sicurezza, adottando le misure contenitive e precauzionali previste dai protocolli vigenti”.

Sostegno concreto ed economico

COESI ha riorganizzato la struttura al fine di mettere in sicurezza gli operatori in una prima fase attivando il telelavoro e adottando misure di distanziamento degli operatori. “Il centro servizi ha fornito supporto tempestivo nell’identificare le soluzioni ai nuovi problemi – aggiunge il direttore – e per accedere agli strumenti di aiuto disponibili, per far fronte allo stato di emergenza e nel rispetto delle linee guida emanate dalle autorità competenti in termini di sicurezza”.

Da un lato CSA COESI ha assicurato un permanente aggiornamento ai propri soci e clienti rispetto alle innumerevoli e cruciali disposizioni governative. Ha consentito di accedere alle misure economiche e finanziarie di immediato sostegno al tessuto economico e sociale e alle attività più colpite. “Le risposte adottate hanno dimostrato, ancora una volta, la grande resilienza del modello cooperativo e il suo valore per il territorio”, evidenzia Piazzalunga.

Il supporto alle coop e alla ripartenza

In fase di ripartenza, il ruolo di CSA Coesi continua a essere essenziale per le cooperative, che trovano in questa organizzazione un fondamentale supporto nelle varie fasi di vita dell’impresa: “Coesi è il centro servizi di riferimento di Confcooperative e di tutte le organizzazioni della cooperazione e del non profit bergamasco che hanno a cuore lo sviluppo del territorio fondato sulla centralità e sulla valorizzazione della persona, sulla tutela dei diritti, sulla sostenibilità sociale e ambientale e sull’inclusione delle persone con fragilità”.

Il punto di forza di Coesi risiede, oltre che nella specializzazione sul mondo cooperativo, nella capacità di offrire soluzioni più ampie: “A partire dalla costituzione della società (Cooperativa – Associazione – Impresa Sociale), garantendo un supporto continuo su diversi fronti. Questo permette di realizzare una gestione integrata e di attivare sinergie e opportunità in una logica di costante orientamento al cliente”. È compresa anche la consulenza amministrativa, fiscale, la gestione dei cedolini paga e tutto quanto a esso riferibile, l’elaborazione dei bilanci, il supporto gestionale (controllo di gestione), e consulenze specifiche su operazioni societarie (trasformazioni, fusioni ecc.).

Oltre a queste attività, i clienti trovano appoggio per corsi di formazione e aggiornamento professionale, sulla compliance aziendale (privacy e modelli 231), servizio sicurezza e salute sul luogo di lavoro, nonché progettazione e accompagnamento alla presentazione di progetti finanziati da enti pubblici e privati.

Riforma del terzo settore, aiuto all’adeguamento

“Con l’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore, riforma che lentamente ha iniziato a vedere la luce, vi è la necessità di maggiore attenzione e precisi adempimenti a cui gli ETS devono fare fronte”, conclude Piazzalunga. CSA COESI accompagna associazioni ed ETS nel compiere i passi richiesti per l’attuazione completa della riforma, a partire dagli adeguamenti statutari fino all’atto di iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore fino alla gestione contabile, fiscale e amministrativa”.

 

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