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Il cantiere in città alta

Parcheggio alla Fara, il Tar boccia anche il secondo ricorso della ditta non ripescata

L’impresa Rota Nodari si era già vista bocciare un primo ricorso nei mesi scorsi, quando il tribunale amministrativo aveva giudicato inammissibile il ricorso per ottenere l’annullamento della revoca dei lavori e un risarcimento dal Comune di Bergamo

Bergamo. Il Tar boccia anche il secondo ricorso della ditta Rota Nodari sulla procedura di assegnazione del cantiere del parcheggio alla Fara in Città Alta.

L’impresa si era già vista bocciare un primo ricorso nei mesi scorsi, quando il tribunale amministrativo aveva giudicato inammissibile il ricorso per ottenere l’annullamento della revoca dei lavori e un risarcimento dal Comune di Bergamo.

La decisione di Bergamo Parcheggi – in linea con il parere dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione – di istruire una nuova gara per l’assegnazione del secondo lotto di lavori per il completamento del parcheggio interrato di via Fara – dopo il ritiro della ditta Collini – ha annullato l’affidamento iniziale del cantiere alla Rota Nodari, arrivata terza nella graduatoria della prima gara visto che la seconda si era già tirata indietro.

Dopo il primo pronunciamento del Tar, la Rota Nodari ne ha presentato un secondo, questa volta su tutta la procedura di assegnazione del cantiere, non solo sugli sviluppi più recenti. Anche in questo caso, il Tar ha dato torto alla ditta, condannandola anche a pagare le spese dell’intero procedimento.

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