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Il ricordo

Morto in moto, i colleghi piangono Dolci: “Metteva anima e corpo nella difesa di noi ambulanti”

Il 65enne di Zogno, morto dopo il tragico scontro in moto, domenica, era presidente provinciale della Federazione Italiana Venditori Ambulanti

“Una persona da ammirare e un valido dirigente che metteva anima e corpo nella difesa della propria categoria. Così i colleghi ambulanti ricordano Mauro Dolci, presidente della sezione bergamasca della Federazione Italiana Venditori Ambulanti, affiliata a Confcommercio.

Dolci, 65 anni, ha perso la vita in un tragico incidente a San Giovanni Bianco, poco dopo il mezzogiorno di domenica 9 maggio. Uno scontro, in sella alla sua moto, contro un’auto in via Carlo Ceresa: impatto fatale per il 65enne di Zogno, trasportato in condizioni critiche in ospedale a San Giovanni Bianco, dove è morto verso le 14.30.

Oltre 40 anni di professione, come ambulante nel settore alimentare nei mercati principali della provincia di Bergamo, dove ha iniziato a lavorare già all’età di 15 anni, terminate le scuole dell’obbligo. Eletto nel 2008 come presidente della Fiva Bergamo, a gennaio 2013 è stato eletto vicepresidente vicario della Federazione Nazionale Italiana Venditori su Area Pubblica, di cui fa parte della Giunta dal 2003.

“Un uomo dedito al proprio lavoro, che aveva fatto, della difesa della propria professione, la sua passione”. Così Michele Pesenti, ambulante e consigliere del comune di San Pellegrino, ricorda Dolci: “Si è sempre speso per i diritti di tutti, anche in lunghe trasferte a Roma con il direttivo”.

Mauro Dolci, da poco in pensione, è stata un’importante figura per tutti i colleghi, che desiderava rappresentare in tutte le occasioni possibili, anche attraverso i rapporti stretti con vari amministratori della Valle Brembana.

Recente il suo impegno nella protesta del 9 aprile scorso, una protesta civile per segnalare la volontà di riaprire in sicurezza le aree di mercato anche agli ambulanti non alimentari.

Dedizione al proprio lavoro e desiderio di far valere i propri diritti e quelli di tutti i colleghi ambulanti, ma anche una passione per i viaggi in motocicletta. “Mauro era amante delle moto, ha girato quasi tutta Italia sempre in sella”. ricorda ancora Michele Pesenti.

Una passione per il proprio lavoro e per la motocicletta ricordati anche da Selina Fedi, sindaco di Zogno, e dall’assessore Giampaolo Pesenti, che così lo ricorda: “una persona sempre disponibile, sincera, competente, seria e schietta; bastava una telefonata per trovarsi sempre d’accordo per soluzioni di buonsenso ai problemi del mercato di Zogno”.

Tanti lo piangono, su tutti la moglie Ivonne e il figlio Paolo.

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