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L'intervista

“Vent’anni senza battere la Juve? Troppi: Atalanta, è questa l’occasione giusta”

L'ex nerazzurro Nicola Ventola ha segnato nell'ultima vittoria della Dea contro i piemontesi, era il febbraio del 2001: "Se ripenso a quella corsa verso la porta mi vengono ancora i brividi"

“Spero davvero che stavolta l’Atalanta riesca a battere la Juve. Sono passati vent’anni ormai e quando ripenso a quella corsa verso la porta bianconera, col cuore in gola negli ultimi minuti della partita, ancora mi vengono i brividi. Eravamo una squadra tutta italiana e riuscimmo a battere la Juve, alla fine siamo arrivati a un punto dalla qualificazione Uefa”.

È il ricordo di Nicola Ventola, il bomber che il 3 febbraio 2001 ha firmato l’ultimo successo dell’Atalanta in Serie A a Bergamo contro la Juve: prima l’autorete di Massimo Paganin, poi la rimonta con il gol di testa di Lorenzi e il 2-1 di Ventola, contro la Juve di Montero, Tacchinardi, Zidane, Pippo Inzaghi, Del Piero.

“Era una bella Atalanta” continua Ventola che si diverte a commentare le cose di calcio assieme agli amici Vieri e Cassano ed è intervenuto telefonicamente alla trasmissione “A come Atalanta” su TeleClusone (ora visibile in buona parte della Lombardia sul canale 609) “ma quello che ha fatto Gasperini è un sogno. Zapata e Muriel sono fortissimi, ma è proprio il sistema Atalanta che funziona, Gasperini ha fatto cose incredibili, con la squadra che a tutto campo gioca uomo contro uomo e con attaccanti come Zapata e Muriel davanti i gol verranno sempre. Devo dire che l’Inter sta vincendo meritatamente lo scudetto però dovendo scegliere, pur da ex interista, dico che se potessi giocherei nell’Atalanta, dove le qualità di un attaccante si esaltano. Se si parla di Atalanta” continua Ventola “dico che c’è un prima e un dopo Gasp: questa squadra costruisce talmente tante occasioni da rete in ogni partita che i risultati poi arrivano. E secondo me l’Atalanta arriverà seconda”, assicura Ventola.

Ma come deve affrontare la Juve, per poterla finalmente battere? “Non posso dire che l’Atalanta sia favorita, bisogna stare attenti a una Juve che ha qualità e un Ronaldo che a volte vedo come un problema. L’Atalanta farà la sua partita, non si deve snaturare”.

D’accordo con Ventola anche Lino Mutti: “Penso anch’io che l’Atalanta possa arrivare seconda, fisicamente è ben preparata e fa sempre ottimi finali di campionato. E quanto alla sfida con la Juve, questa non è la solita Juve, deve fare i conti col malcontento di Ronaldo, Pirlo fa e disfa e non si è mai vista una Juve uguale. Insomma, questa Juve non mi convince”.

Lino Mutti
Bortolo Mutti, classe 1954, ha allenato l'Atalanta nel 1998-'99 e nel 2010

Sulla stessa linea un altro grande ex delle due squadre, Domenico Marocchino: “Come vedo la Juve? E’ come un patchwork con pezzi buoni e pezzi meno buoni, alcuni cuciti bene e altri attaccati un po’ così. Insomma, non mi convince, non è assemblata bene. Sono situazioni di difficile soluzione perché mancano determinati giocatori. E’ un po’ come un gommone in un mare mosso che non sai mai quale direzione prende. Ronaldo non sarebbe un problema: se ci fossero due centrocampisti di altra qualità e un centravanti con altre caratteristiche diverse da Morata, Ronaldo sarebbe più tranquillo”.

Ma l’Atalanta? Marocchino si illumina: “Eh l’Atalanta è divertente, gioca bene, ti stupisce anche senza i gioielli Gomez e Ilicic. I tifosi devono essere molto contenti, soprattutto dell’allenatore di questa squadra”.

E per battere la Juve? “L’Atalanta non deve essere troppo impulsiva. Con la Juve, che è squadra astuta, ci vuole molta calma e non bisogna commettere errori e poi i difensori della Juve qualche errore in fase di appoggio lo fanno. Però Gasp ne sa molto più di me”.

E Lino Mutti chiude: “L’Atalanta non deve snaturarsi, giocare senza fare tanti calcoli e poi tanti duelli individuali finiranno per essere decisivi”.

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