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Istituto galli

“Né sotto, né sopra, ma tutti insieme per il futuro: la nostra classe inclusiva e multietnica”

Entra nel vivo l'alternanza scuola lavoro con quattro istituti della Bergamasca sul tema dell'educazione civica: spazio ai ragazzi e le ragazze del Galli e la loro classe multietnica

Entra nel vivo l’alternanza scuola lavoro con quattro istituti della Bergamasca sul tema dell’educazione civica, per permettere agli studenti di dire la loro su tematiche che li riguardano in prima persona e che contribuiscono a renderli cittadini del domani. Gli studenti dell’Istituto Galli hanno lavorato, insieme ai loro insegnati, ad un project work inerente il tema dell’ immigrazione vista come integrazione e inclusione, raccontando la quotidianità della loro classe multietnica. Voce a questi formidabili ragazzi! 

LEGGI QUI: Educazione civica a scuola: il sì dei giovani bergamaschi e l’alternanza con BGY

MIA SOTA, MIA SURA, MA TÖCC ENSEMA IN DÖNA ETA FÜTURA. CCC

Può esistere un modo diverso di fare scuola, imparando e non annoiandosi?
Sì, esiste e noi della Classe 4^A dell’Istituto Guido Galli l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle.
Ebbene sì, una settimana e due giorni completamente diversi dalla normalità: niente libri, niente compiti, niente studio e niente interrogazioni.
Tutti i componenti del gruppo classe hanno partecipato con entusiasmo, inclusi quelli più restii all’impegno scolastico.
Il lavoro di gruppo è infatti la giusta soluzione per un’attiva partecipazione di tutti.

Cos’è il progetto Bergamo News?
Innanzitutto chiariamo il concetto di Bergamo News, un quotidiano online di notizie relative a Bergamo e provincia.
A partire dal mese di novembre 2018 la classe ha intrapreso un progetto proposto da Bergamo News durante il quale gli studenti hanno abbandonato i tradizionali metodi didattici per dedicarsi interamente a un’attività che ha richiesto l’utilizzo dell’informatica e delle tecnologia accompagnate dalla creatività espressiva di ciascuno dei partecipanti.
La tematica su cui si è incentrato il progetto è stata l’integrazione dei migranti.
Il motto di questo progetto, secondo noi è “CCC”.

Sapete cosa vuole dire?

Le tre fantastiche C, riguardano la Collaborazione tra i membri, la Condivisione di idee e Competenze sociali ed informatiche.
Questi tre criteri sono fondamentali e collegati tra loro per la buona riuscita del progetto finale e soprattutto per creare empatia e serenità tra i membri del medesimo team-working.

Quando, dove e perché ha avuto luogo il progetto?

La nostra Classe, la 4^A dell’Istituto Guido Galli, ha in primis ricevuto le informazioni utili e necessarie per poter procedere con la raccolta della relativa documentazione.
Parte integrante dell’attività è stata l’iniziale partecipazione al convegno “Giovani Idee” presso l’Università degli Studi di Bergamo; il tema del dibattito era “I volti migranti sulle strade di Europa cercando il futuro”. Questo convegno ha aiutato la classe ad evidenziare i nuclei tematici su cui concentrarsi. L’obiettivo del lavoro è porsi degli interrogativi riguardo le migrazioni in tutta Europa e nel resto del mondo come fenomeno globale.

Sembrerebbe tutto facile ma non fermiamoci all’apparenza!

Abbiamo impiegato più di due settimane per la realizzazione di ciò che veniva richiesto: un video, un articolo di giornale e un sondaggio.
La classe si è divisa in tre gruppi per i tre diversi lavori, ha individuato gli ambiti da trattare e successivamente ha puntato l’attenzione sugli ambiti che ciascun gruppo avrebbe dovuto affrontare.
I diversi ambiti presi in considerazione dal gruppo che doveva redigere l’articolo di giornale sono quelli storico e sociologico, associazionistico e economico, giuridico ed europeo.
Si è proceduto inoltre, alla produzione di un video con interviste sia al Dirigente Scolastico Professor Leonardo Russo, agli studenti e agli insegnanti. Ciò ha comportato la realizzazione di riprese video, sceneggiatura e montaggio.
È stato poi realizzato un sondaggio con modulo Google contenente domande relative alle migrazioni, messe a disposizione del pubblico e condivise online per conoscere l’opinione della popolazione residente in Italia riguardo al tema immigrazione; da questo è emersa una contraddizione da parte degli intervistati in quanto il 93% di loro dichiara di accettare un’altra cultura ma l’88% degli stessi ritiene gli italiani ostili nei confronti degli stranieri.

Ma le informazioni sono attendibili?
Le informazioni prese in considerazione per la realizzazione del lavoro, sono state estrapolate da siti ritenuti attendibili ad esempio “Gazzetta Ufficiale” e “La Repubblica” e da documenti rilasciati dai docenti di riferimento.

Perché “mia sota, mia sura, ma töcc ensema in döna eta fütüra”?

Letteralmente il titolo ideato significa “Né sotto, né sopra, ma tutti insieme in una vita futura”.
Da un modo di dire bergamasco che vorrebbe la città divisa fra parte alta e parte bassa, abbiamo rivoluzionato questa idea di divisione e differenza sociale per promuovere un’idea di uguaglianza tra le persone e di collettività.
I termini sotto e sopra, sintetizzano le differenze culturali e ideologiche che l’uomo ha imposto costruendo barriere. L’uomo invece di innalzare barriere, dovrebbe iniziare a costruire ponti per vivere in modo pacifico e unito, con la consapevolezza di appartenere a un unico mondo.
Concettualmente il titolo sta ad indicare l’abbattimento delle barriere culturali e sociali presenti nella società contemporanea.

Pota, cosa stiamo aspettando?

Scorri la pagina per scoprire il nostro sondaggio sul tema “Dare lavoro agli immigrati”

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