Il dramma in Presolana si consuma nel primo pomeriggio di domenica 8 gennaio. Sono da poco trascorse le 13.30 quando scatta la richiesta di soccorso.
Il gruppo di cinque amici accomunati dalla passione per la montagna si sgretola sotto lo sguardo di tre di loro.
Antonio Tinti, 39 anni di Bedizzole, pare abbia tentato di soccorrere Stefano Moreni, 40 anni di Concorezzo durante la scalata alla vetta della Presolana.
Mancavano circa una cinquantina di metri alla vetta, nel tratto di sentiero soprastante la Grotta dei Pagani. Qualcosa non ha funzionato. Eppure il gruppetto era ben attrezzato, non si trattava di escursionisti improvvisati – in quanto non erano cordati – ma ben equipaggiati con picozza e ramponi.
Uno di loro scivola a valle, l’altro, nel tentativo di fermare l’amico, è precipitano insieme al primo.
Sul posto è intervenuto immediatamente l’elicottero CNSAS Lombardo con il quale le due vittime, originarie di Bedizzole e Concesio, sono state trasportate a Dorga, nella zona del cimitero.
Illesi i tre amici che avevano intrapreso l’escursione con loro – due uomini di 29 e 49 anni e una donna di 39 – accompagnati anch’essi a valle dove, nel frattempo, sono arrivati i Carabinieri di Clusone e i Vigili dell’Unione dei Comuni della Presolana.
Sul posto presente anche Don Stefano Pellegrini, parroco di Castione della Presolana, che ha impartito loro una benedizione.
La sera si spegne con i colori del tramonto che irradiano la vetta della Presolana, quella montagna – amata e temuta – che li ha traditi nell’ultimo tratto.
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