Se sembra definitivamente tramontata la pista terroristica per la sparatoria avvenuta domenica davanti a Palazzo Chig mentre al Quirinale il nuovo Governo Letta giurava davanti al Capo dello Stato, se comunque, come dichiara la presidente della Camera Laura Boldrini, urge dare rispose a chi è disperato per la perdita del lavoro, come Luigi Preiti, l’uomo che ha colpito due carabinieri, c’è chi soffia sul fuoco della tensione andando a cercare colpe "politiche", acuendo le contrapposizioni e soprattutto gettando la responsabilità a chi cavalca il malcontento fomentando la piazza.
Lo fanno alcuni politici di centrodestra e alcuni analisti sui quotidiani di lunedì, ma lo fa in modo diretto e violento il Giornale che nel titolo di apertura attacca senza mezzi termini il Movimento 5 stelle. "Il Grilletto": così titola a tutta pagina il quotidiano di Milano diretto da Mario Sallusti, unendo in un gioco di parole "chi le spara e chi spara".
E Beppe Grillo, proprio paventando queste accuse interviene per ribadire che il suo movimento è contro la violenza: "Noi facciamo i banchetti, raccogliamo, firme, proponiamo referendum, niente di più lontano dagli atti violenti".
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