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Sogni d'0ro

Il veggente Nanni Moretti predisse anche l’applauso alle sgridate di Napolitano fotogallery video

Dopo "Il Caimano" e "Habemus Papam" ieri l'applauso dei parlamentari alla strigliata del presidente della Repubblica Napolitano nei loro confronti ha riportato alla memoria la scena di "Sogni d'oro": un film del 1981.

Saper vedere il futuro è un dono da veggenti, immaginarlo è un compito a volte affidato all’arte. Ora possiamo dirlo, le opere di Nanni Moretti oltre che essere arte nascondono anche il dono della veggenza. Tre film scelti a caso per dimostrarlo.

“Il Caimano” è del 2006. La scena finale riprende un processo a Silvio Berlusconi, il cavaliere di Arcore entra nell’aula di tribunale per presenziare alla lettura della sentenza del processo (il processo Sme?: è solo, non è più potente, abbandonato dai suoi alleati. Il verdetto è chiaro: condanna a 7 anni. Nonostante la condanna Berlusconi esce dal tribunale ammonendo i giudici a temere la reazione del popolo che non avrebbe permesso la condanna persecutoria di un suo eletto e, dopo aver rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, un gruppo di persone viene ad acclamarlo mentre sta entrando nella sua auto. Pochi secondo e all’uscita dei giudici gli stessi sostenitori che avevano festeggiato il condannato incominciano a tirar ai magistrati di tutto, anche delle bombe Molotov. Ora, questa è la scena di un film. Ma basta aspettare e l’11 marzo 2013 davanti al Palazzo di Giustizia di Milano il segretario del Pdl, Angelino Alfano, con i 150 parlamentari del Popolo delle libertà manifestano contro l’assalto giudiziario nei confronti del Cavaliere intonando l’inno di Mameli.

Cambiamo pellicola. “Habemus Papam” è del 2011, il film narra l’elezione di un nuovo pontefice che al momento di salire al soglio di Pietro rinuncia ammettendo la sua incapacità di guidare la Chiesa. Inutile rimarcare che il film fu accolto tra polemiche, discussioni e non poche contestazioni. Trascorrono solamente due anni e l’11 febbraio 2013 Papa Benedetto XVI annuncia le sue dimissioni per gravi problemi fisici dovuti all’età.

Infine, a quanti lunedì 22 aprile hanno assistito al discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che in Parlamento striglia onorevoli e senatori incapaci di scegliere e di prendere responsabilità è tornata alla mente la scena di un altro film di Moretti: “Sogni d’oro” del 1981. In Parlamento ieri gli onorevoli venivano ripresi dal capo dello Stato e loro applaudivano.

Nel film di Nanni Moretti, il protagonista Michele Apicella rivolgendosi alla platea dice: “Pubblico di merda, pubblico di merda, pubblico di merda”. Sapete come va a finire? Gli spettatori in sala si alzano e gridano a gran voce: “Pubblico di merda”.

Se l’arte immagina scenari futuri, la realtà supera di gran lunga la fantasia. Anche di Moretti, che merita comunque un applauso sincero e meritato. Dai veggenti si pretende sempre che annuncino episodi meravigliosi e belli, ma Moretti è un regista genaile che non mente, nemmeno con l’arte. 

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