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Nella notte

Cisano, vandali al cimitero: svastiche e scritte oltraggiose sulle tombe

Rubati fiori e lumini, scritte naziste anche sulla lapide di un bimbo. Il sindaco: "Mi viene da piangere". Indagini in corso

Raid di stampo nazista al cimitero di Cisano Bergamasco. Nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 settembre alcuni vandali hanno fatto irruzione nel campo santo di via don Omobono Imberti scavalcando il cancello.

Una volta all’interno hanno preso di mira alcuni loculi, una decina in tutto, dai quali hanno rubato i fiori e i lumini. Gli ignoti si sono quindi diretti verso le tombe, e ad alcune di esse hanno staccato le lettere per poi ricomporle per formare scritte ingiuriose rivolte al defunto. Su altre, tra le quali quella di un bambino, hanno invece disegnato con alcuni sassolini delle svastiche o lasciato sette lumini, a simboleggiare il Menorah, il candelabro ebraico a sette punte.

A scoprire quanto accaduto è stato il custode, mercoledì mattina quando ha aperto il cimitero. L’uomo ha subito contattato la polizia locale.

Tra i primi ad accorrere insieme agli agenti, il sindaco Andrea Previtali (Lega Nord), particolarmente scosso: “Stamattina è stato un brutto risveglio per il nostro paese – ha affermato il primo cittadino – , quando ho visto cosa era successo mi veniva da piangere. Non si possono e non si devono profanare le tombe dei nostri morti.

Arrivato al cimitero ho trovato lapidi profanate, con i fiori gettati per terra e scritte divelte; tombe con segni simbolici d’altri tempi che ormai non ci appartengono più. Insieme alla collera di alcuni cittadini presenti, immediatamente mi ha assalito lo sconforto e un senso di impotenza, di abbattimento. Perché tutto ciò? Giuro che farò di tutto per capire e trovare chi è stato”.

Il cimitero è stato chiuso fino a mezzogiorno durante le operazioni di ripristino e pulizia.

Sono stati avvertiti i carabinieri di Cisano, che hanno avviato le indagini per scovare i responsabili, analizzando anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.

Un paio di anni fa c’era stato un altro raid al campo santo cisanese, anche se questa volta gli ignoti avevano “solo” rubato delle lastre di rame da alcune strutture.

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