Torna la rassegna “Masticare cultura”. Quattro gli appuntamenti in programma in altrettanti locali a Osio Sotto, Trescore Balneario e Comun Nuovo. Apre giovedì 4 maggio lo spettacolo di Andrea Pinna e Valentina Scuderi (Teatro del perché), Cappuccetto Rosso Relativo, a cui seguiranno tre repliche di Saga Salsa di Qui e Ora, il 18/25 maggio e 7 giugno. Inizio alle 20.30. Menu e spettacolo, a variare tra i 25 e i 32 euro.
Insieme a Teatro in casa, “Masticare cultura” è stata tra i primi esperimenti con i quali la compagnia si è misurata per immaginare un modo nuovo di progettare cultura e diventato poi uno dei cardini di “Coltivare cultura”. il progetto con cui la compagnia è attiva nella Bergamasca con il sostegno di Fondazione Cariplo.
Francesca Albanese, co-direttore artistico: “Sedere a tavola, guardare uno spettacolo, scambiare pensieri e visioni, questo è Masticare Cultura. Condividere uno spazio del quotidiano per vivere una socialità con persone da conoscere e per avvicinarsi in maniera piacevole al teatro. Compiere un atto sociale e culturale insieme, perché la cultura torni a essere vissuta dalle persone in maniera spontanea, perché il cibo possa alimentare il pensiero, per nutrirsi di bellezza, perché il rito dello “stare a tavola” possa costruire comunità. La coniugazione cibo-teatro si è dimostrata virtuosa, non solo nell’originalità dell’idea – che presuppone anche una particolare selezione delle opere da rappresentare – ma anche nel mettersi a disposizione delle economie del territorio, creando sinergie che movimentando l’offerta culturale hanno avuto ricadute felici anche su altri servizi, in questo caso la ristorazione”.
È raccomandata la prenotazione.
Giovedì 4 maggio l’appuntamento è alle 20.30 al ristorante Tavernacolo a Osio Sotto in piazza Papa Giovanni XXIII 16, con menu e spettacolo a 25 euro.
Il Teatro del perché porterà in scena lo spettacolo “Cappuccetto Rosso Relativo”, di e con Andrea Pinna e Valentina Scuderi musiche Stefano De Ponti ed Eleonora Pellegrini.
Cappuccetto Rosso Relativo ragiona sui clichés, gli stereotipi, i simboli, le meschinità di oggi e di sempre, prendendo come pretesto e filo conduttore una delle favole più note al mondo: Cappuccetto Rosso, di per sé stessa simbolo e crogiolo di metafore che riguardano non solo l’infanzia, ma anche i ruoli che gli esseri umani ricoprono fra loro.
I due attori – autori, con il solo ausilio di un leggio e di un’innata mancanza di vergogna, interpretano tutti i ruoli: il lupo vegano iscritto al WWF, la nonnina antropofaga, il cacciatore critico letterario, Cappuccetto Rosso fashion victim, la mamma ex detenuta e tanti altri, in un susseguirsi di situazioni paradossali.
Ma, alla fine, Tiziano Ferro che c’entra?
Per avere ulteriori informazioni e per prenotarsi inviare un’e-mail a quieora.organizzazione@gmail.com oppure telefonare al numero 3452185321.
Maggiori dettagli al sito www.quieoraresidenzateatrale.it – www.coltivarecultura.it
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