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Da Vincent Dubois a Ton Koopman: l’edizione 2019 del Festival organistico

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Vincent Dubois, uno dei titolari del grande organo di Notre Dame de Paris, inaugurerà la 27esima edizione del festival organistico internazionale “Città di Bergamo”. L’appuntamento è venerdì 27 settembre alle 21 alla cattedrale di Città Alta.

Accreditato come uno dei migliori concertisti su scala mondiale, questo raffinato musicista e talentuoso improvvisatore è subentrato a Jeanne-Pierre Leguay, uno dei tre organisti della cattedrale parigina, che a fine 2016 ha abbandonato l’incarico per raggiunti limiti d’età. Per sostituirlo è stato indetto un concorso internazionale che ha visto trionfare il nemmeno quarantenne Dubois, che ha avuto così la possibilità di affiancare, pari grado, Olivier Latry e Philippe Lefebvre.

Il concerto a Bergamo si svolge a pochi mesi dal terribile rogo che ha devastato la cattedrale francese lo scorso 15 aprile comportando gravi danni all’edificio ma ha risparmiato il monumentale organo Cavaillè-Coll situato al suo interno.

Sarà una serata ricca di emozioni e a renderla ancor più toccante è la dedica alla memoria di Jean Guillou, il grande organista francese scomparso lo scorso 26 gennaio, amico della prima ora del festival e ispiratore di molte delle sue scelte artistiche. Oltre a numerose trascrizioni e improvvisazioni, il programma proposto da Dubois prevede l’esecuzione della Fantasia “Ad nos” di Franz Liszt, uno dei cavalli di battaglia di Guillou, che suonò nel 2010 per l’inaugurazione dell’organo Corna del Duomo di Bergamo, la sua ultima apparizione al festival, ricevendo da parte degli organizzatori e dal Comune una targa ricordo per i suoi ottant’anni e per l’intensa collaborazione con la città. Ricordando Guillou, il maestro Fabio Galessi, direttore artistico del Festival organistico evidenzia: “Chi ci segue dai nostri primi passi sa molto bene quanto la figura di questo geniale musicista abbia ispirato le nostre scelte. A lui eravamo, e sempre saremo, legatissimi. Non si tratta solo dell’affetto per l’uomo, della gratitudine per la sua generosità ed amicizia, dell’ammirazione per la sua inarrivabile arte, dello stupore per la sua incredibile longevità artistica, ma di una sincera intima riconoscenza per averci indicato col suo esempio, con le sue idee, con la sua tenacia controcorrente, una strada di verità e bellezza, che abbiamo fatto nostra, e cercato d’onorare con grande dedizione”.

Il festival proseguirà con altre quattro date a cadenza settimanale. Il secondo appuntamento, venerdì 4 ottobre alle 21 alla Basilica di Santa Maria Maggiore, sarà in compagnia di Stefan Engels, interprete e didatta tedesco che, dopo aver insegnato a New York e Lipsia, oggi vive e lavora a Dallas. È il primo e unico al mondo ad aver affrontato la registrazione dell’intera produzione di Sigfried Karg-Elert, un autore di primo novecento prosecutore della grande tradizione romantica tedesca, successore di Max Reger al Conservatorio di Lipsia, e come lui rimasto impermeabile alle violente trasformazioni della seconda scuola viennese. Il programma, volutamente non monografico, ruota attorno a un parallelismo tra Karg-Elert e il re del contrappunto, Johann Sebastian Bach, persino nel campo della trascrizione, concludendosi con la sintesi della Passacaglia e Fuga sul suo nome.

Venerdì 11 ottobre alle 21 alla chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie, in Porta Nuova sarà il turno dell’austriaco Johannes Zeinler, che lo scorso anno ha vinto il ‘Grand Prix de Chartres’, prestigioso concorso di interpretazione.

La settimana successiva, venerdì 18 ottobre, l’appuntamento è alle 21 alla chiesa dei Ss.Bartolomeo e Stefano, in Largo Belotti. L’organo su cui si esibirà, il tre tastiere “Giacomo Locatelli 1884” nel tempio dei Padri Domenicani, è un’altra novità assoluta per il festival: in accordo con l’amministrazione comunale in questa occasione viene valorizzato uno strumento diverso da quelli delle sedi ‘storiche’ della manifestazione. Si esibirà Monica Melcova, slovacca con solidi studi a Vienna e Parigi, una delle migliori improvvisatrici della sua generazione, tanto da essere titolare di cattedra del Musikene di San Sebastian. Nel programma, oltre a due improvvisazioni, spiccano gli omaggi a Marchand, nel 350esimo della nascita, e Lefébure-Wély, il ’Padre Davide’ di Francia, nel 150esimo della morte.

Infine, venerdì, 25 ottobre alle 21 alla chiesa di Sant’Alessandro della Croce, in via Pignolo, si concluderà con Ton Koopman, uno dei personaggi chiave della grande renaissance della musica antica. Suonerà all’organo Serassi dando vita a una serata speciale in onore dell’imprenditore Silvio Albini, scomparso lo scorso anno.

Per avere ulteriori informazioni accedere alla pagina Facebook “Festival organistico internazionale Città di Bergamo” oppure consultare il sito www.organfestival.bg.it

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