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Boltiere

Rubano borse, cellulari e soldi: scappano in auto, poi a piedi nei campi ma vengono arrestati

Due uomini sono finiti in manette grazie all'intervento dei carabinieri della Compagnia di Treviglio. Recuperati anche 2500 euro in contanti, assegni e libretti bancari

Boltiere. Arrestati per ricettazione, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale due uomini di etnia rom, M.I. di anni 48 e H.M. di 33, dimoranti nella provincia di Milano, già noti alle Forze dell’Ordine. A condurre le indagini i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Treviglio.

I fatti risalgono al pomeriggio del 14 maggio, a seguito di una chiamata alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Treviglio nella quale si segnalavano due furti messi a segno a Dalmine da due uomini e ai danni di due donne che, dopo il colpo, erano scappati a bordo di una autovettura Fiat Croma con la refurtiva: due borse, contenenti alcune centinaia di euro in contanti ed effetti e documenti personali. In un primo caso la borsa era riposta all’interno del cestello della bicicletta condotta dalla vittima, mentre nel secondo caso sul sedile posteriore  della propria autovettura. Immediate le ricerche che hanno permesso ai carabinieri di intercettare la macchina a Osio Sotto. Raggiunti, i due malviventi non si sono fermati all’alt, dandosi alla fuga.

Inseguiti, dopo circa 10 Km, hanno abbandonato la macchina in un campo a Boltiere, continuando la fuga a piedi. Dopo averli rincorsi nei campi, i carabinieri sono riusciti a raggiungerli e a bloccarli, recuperando la refurtiva. Tra i beni trovati alcuni buoni pasto riconducibili a uno scippo avvenuto a Calvenzano, tre smartphone, due borse contenenti documentazione varia e assegni bancari e denaro contante per un valore di 2.500 euro.  Al termine della direttissima sono stati convalidati i due arresti e i malfattori sono stati tradotti in carcere.

Uno degli imputati, il 33enne è stato anche colpito da un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 26 aprile dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano per una pena detentiva di circa 2 anni per reati contro il patrimonio commessi nella milanese negli anni precedenti. Sono in corso ulteriori indagini allo scopo di attribuire ai due soggetti eventuali ulteriori recenti furti commessi nelle province di Bergamo e Milano.

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