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Bergamo

Salvini a Bergamo, in visita al cantiere Aler: “Centrodestra avanti? In città c’è voglia di cambiamento”

Il sopralluogo del Ministro alle Infrastrutture alle palazzine di via Moroni, oggetto di riqualificazione grazie aI 16 milioni e 700mila euro del PNRR: "Bergamo è ancora una volta un esempio da seguire: tempi rispettati e zero occupazioni abusive. Questi sono soldi ben spesi"

Bergamo. Matteo Salvini in visita al cantiere delle case Aler di via Moroni. Il vice premier e Ministro alle Infrastrutture del Governo ha visitato nel pomeriggio di giovedì 23 maggio una delle due palazzine di proprietà Aler in corso di riqualificazione grazie ai fondi del PNRR. Un appuntamento, fissato di fronte allo stabile di via Moroni 330, voluto dal segretario nazionale della Lega per monitorare la situazione, testando il polso dell’avanzamento dei lavori e capire se il cronoprogramma, dal quale dipende il gettito dei 16 milioni e 700mila euro utilizzati, di cui 2 non finanziati. E tra una spiegazione e l’altra sulla natura e la portata degli interventi che riguardano complessivamente 162 alloggi, l’occasione è propizia per rimarcare il grande risultato conquistato dall’Atalanta nella finale di Europa League e per fare il punto sulla campagna elettorale a Bergamo.

Salvini, accolto dal prefetto Giuseppe Forlenza, dall’assessore ai Trasporti di Regione Lombardia Claudia Terzi, dal direttore di Aler Corrado Della Torre e dal presidente Corrado Zambelli, dagli esponenti della Lega del territorio, il segretario cittadino Alessandro Carrara e il consigliere comunale Stefano Rovetta, ha effettuato il sopralluogo facendosi illustrare lavori riguardano sia il cappotto che l’efficientamento energetico interno ed esterno degli appartamenti, – con un parametro di intervento che impone il raggiungimento del 50% dei lavori entro dicembre 2024 e il completamento entro l’anno prossimo.

“Sto visitando cantieri in tutta Italia e devo dire che Bergamo è sempre Bergamo – così Salvini -. Il tasso di occupazione abusiva è praticamente inesistente. Io che vengo da Milano ne ho 3 sul pianerottolo. Qui si parla dello stesso numero ma su 16mila appartamenti gestiti su scala regionale. E i tempi procedono: contiamo di chiudere anche prima del previsto. Con 500 persone che sì, al momento, stanno vivendo un disagio, ma che poi avranno la vita totalmente cambiata. Sono soldi ben spesi. E il merito è di tutte le istituzioni coinvolte: dall’amministrazione, alla Regione, passando per il Ministero che ha deciso di investire in questo senso. Sono molto soddisfatto di quanto ho visto. Complessivamente, come Ministero, stiamo sistemando oltre 100mila appartamenti popolari in tutta Italia”.

E sulla campagna elettorale in città: “L’unico sondaggio che conta è quello dell’8 e del 9 giugno. Ma è anche vero che c’è una bella aria, di cambiamento e non solo a Bergamo. E c’è voglia di Lega. A scegliere saranno i bergamaschi, gli stessi che già ieri hanno vinto un trofeo molto importante. E chissà che dopo tanti anni Bergamo possa mettere a terra una nuova idea di città, quella del centrodestra. Pezzotta l’ho conosciuto: è un ottimo candidato e la squadra pure”.

“La riqualificazione si muove su tre grandi livelli, l’efficientamento energetico sia attivo che passivo, l’adeguamento anti sismico e il rifacimento di tutta l’area verde che circonda i due stabili – così il presidente Zambelli -. Senza dimenticare che, una volta completato il percorso di ristrutturazione, gli edifici saranno tutti di classe A. Rispetto al tema del cronoprogramma non abbiamo assolutamente problemi: siamo in linea con i tempi che avevamo previsto. Gli appartamenti sono attualmente abitati, tutti regolarmente, fatto salvo per 3 che risultano occupati in maniera abusiva. Si tratta di situazioni monitorate e che stiamo cercando di risolvere, anche se ci tengo a specificare che le persone che li vivono si trovano in situazioni di grave difficoltà”.

 

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