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Tavolo permanente

Omolesbobitransfobia: dieci punti per un’azione politica in chiave antidiscriminatoria

Il 17 maggio 2024, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, le Associazioni e gli Enti che partecipano al Tavolo permanente istituito dal Comune di Bergamo presenteranno alla cittadinanza ed agli organi di informazione, il documento di impegno alla realizzazione di un programma

Il 17 maggio 2024, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, le Associazioni e gli Enti che partecipano al Tavolo permanente istituito dal Comune di Bergamo presenteranno alla cittadinanza ed agli organi di informazione, il documento di impegno alla realizzazione di un programma, in dieci punti, finalizzato al contrasto ad ogni forma di discriminazione razziale, etnica, religiosa, sessuale, di genere, di orientamento sessuale, d’identità di genere e per disabilità.

L’evento si terrà, a Bergamo, nella Sala Ferruccio Galmozzi in via Torquato Tasso 4, alle 18.

Nell’occasione le Associazioni e gli Enti che partecipano al Tavolo illustreranno i dieci punti di cui si compone il programma.

A seguire saranno raccolte le sottoscrizioni di tutte le persone candidate alle elezioni amministrative cittadine presenti che intendano pubblicamente impegnarsi alla realizzazione delle richieste indicate nel documento.
L’invito alla partecipazione è pertanto rivolto alla cittadinanza, ai rappresentanti di tutti i mezzi di comunicazione ed alle persone candidate sia alla carica di sindaco o di sindaca che di consiglieri
o consigliere comunali. Riteniamo fondamentale che le forze politiche, e tutte le persone direttamente coinvolte nella campagna elettorale, si impegnino a promuovere e tutelare il diritto all’uguaglianza, ad affermare i principi e le relazioni di solidarietà, a lottare contro ogni forma di violenza e discriminazione dei diritti umani, civili e di cittadinanza, a promuovere la visibilità e la piena partecipazione alla vita sociale e civile dell’intera comunità LGBTQIA+.

Nei prossimi giorni entrerà nel vivo la campagna elettorale per le elezioni amministrative 8-9 giugno 2024.

Riteniamo, quindi, opportuno intraprendere un’azione per chiedere alle persone candidate di sottoscrivere il nostro vademecum in 10 punti per la realizzazione di un’attività politico-amministrativa diretta all’eliminazione di ogni discriminazione; soprattutto di quelle legate all’appartenenza sessuale (intesa anche come non binaria e non conforme), all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Riteniamo fondamentale che le forze politiche, e tutte le persone direttamente coinvolte nella campagna elettorale, si impegnino a promuovere e tutelare il diritto all’uguaglianza, ad affermare i principi e le relazioni di solidarietà, a lottare contro ogni forma di violenza e discriminazione, a promuovere la tutela dei diritti umani, civili e di cittadinanza di tutti e di tutte, la visibilità e la piena partecipazione alla vita sociale e civile dell’intera comunità LGBTQIA+ e nello specifico:

1. a utilizzare un linguaggio rispettoso di tutte le persone, con prese di posizione chiare contro le discriminazioni, i discorsi ed i crimini d’odio evitando l’utilizzo di espressioni offensive, nonché
linguaggi discriminatori o di incitamento all’odio verso individui o gruppi sulla base di caratteristiche razziali, etniche, religiose, sessuali, di genere, di orientamento sessuale e d’identità di genere o di ogni altra caratteristica personale ivi compresa la disabilità;

2. a promuovere percorsi formativi sul contenuto della normativa antidiscriminatoria rivolti alle persone impiegate negli uffici amministrativi e alle forze dell’ordine municipali con l’obbiettivo
di condividere lessici e pratiche per favorire la prevenzione dell’omolesbobitransfobia e di ogni altra forma di discriminazione;

3. ad istituire un Ufficio per i diritti all’interno di un assessorato che costituisca un riferimento per le tematiche relative alla comunità LGBTQIA+ ed in generale indirizzato alla tutela
antidiscriminatoria di tutte le categorie sociali a rischio previste dalla legge così come previste dai D.lgs 215/2003, 216/2003 e 198/2006 (sesso, razza, origine etnica, nazionalità. appartenenza
religiosa, età, disabilità, convinzioni personali orientamento sessuale ed identità di genere), con poteri di verifica sull’attività degli organi amministrativi e di eventuale intervento. L’Ufficio
dovrà anche occuparsi del monitoraggio dell’efficacia delle politiche e degli interventi promossi dall’amministrazione mediante la creazione di un sistema di verifica;

4. a rielaborare tutta la modulistica municipale in chiave di rispetto del linguaggio inclusivo ed a impegnarsi ad utilizzare lo stesso linguaggio inclusivo nella comunicazione e nella redazione
degli atti amministrativi;

5. a impegnarsi nella distribuzione degli incarichi e nell’affidamento dei compiti, anche istituzionali, laddove sussista una facoltà di scelta e sia possibile, a tenere in conto, a parità di condizioni di accesso, la rappresentanza di persone portatrici di rischio di marginalità e discriminazione;

6. alla formalizzazione, nei contratti con fornitori ed utilizzatori di beni e servizi, a favore o dalla pubblica amministrazione, di clausole antidiscriminatorie che richiedano l’adozione di codici
etici, o di strumenti analoghi, che stabiliscano il principio del contrasto ad ogni forma di discriminazione anche legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere ed il loro rispetto;

7. a sostenere, anche finanziariamente, la celebrazione di ogni occasione utile al contrasto alle discriminazioni; ad esempio: il patrocinio e il sostegno al Pride e alle proposte culturali dirette alla valorizzazione della pluralità di immaginari e rappresentazioni che favoriscano processi positivi per la comunità LGBTQIA+, l’adesione alle giornate contro la disabilità, contro l’omolesbobitransfobia, della memoria, contro la violenza di genere;

8. a riconoscere ad ogni persona l’utilizzo di un nome di elezione sui tesserini identificativi e nei documenti interni alla pubblica amministrazione, a promuovere l’inclusione delle persone non
binary e non conforming e ad adeguare tutti i servizi accessori agli spazi comunali pubblici, come ad esempio i bagni, al modello genderless;

9. ad adottare un regolamento per la concessione di spazi pubblici comunali, anche per via interposta, ad associazioni ed enti che si impegnino al contrasto al fascismo e ad ogni tipo di
discriminazione;

10. a impegnarsi nella scelta della toponomastica stradale e nell’istituzione di targhe o simboli ad individuare persone legate alla storia dei diritti civili.

Sottoscrivere questi 10 punti implica l’autorizzazione a darne pubblica comunicazione e il conseguente impegno a curarne la realizzazione.

 

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