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L'intervista

Dai vaccini alla telemedicina: “Tanti nuovi servizi nelle farmacie”

Ernesto De Amici, presidente dell'Ordine dei farmacisti di Bergamo, illustra le novità introdotte dal Decreto Semplificazioni

Arrivano importanti novità per le farmacie. Il Decreto Semplificazioni aumenta i servizi che possono erogare per rispondere alle esigenze dei cittadini, promuovendo la tutela della salute e la prevenzione.

Abbiamo intervistato Ernesto De Amici, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo, per saperne di più.

Quali novità introduce il Decreto Semplificazioni per le farmacie?

La prima è la possibilità di somministrare i vaccini. Sarà possibile effettuare tutti quelli rivolti agli over 12. Ci saranno precauzioni da prendere, perché il farmacista non può e non vuole sovrapporsi alla figura del medico, ma ci sarà una notevole semplificazione per l’accesso alle vaccinazioni specialmente da parte della popolazione attiva e di chi generalmente sinora si è trovato in difficoltà a organizzarsi per vaccinarsi.

Potrebbe fare alcuni esempi?

Pensiamo all’artigiano, al libero professionista e a chi ha una partita Iva: difficilmente si assenta mezza giornata dal lavoro per vaccinarsi contro l’influenza, preferisce effettuare la vaccinazione in farmacia e questa era una possibilità già in essere. Magari, però, qualora gli venisse prescritta dal medico, oltre all’antinfluenzale vorrebbe eseguire quella antipneumococcica: finora non era possibile farla in farmacia, quindi molti ricevevano il vaccino antinfluenzale dal farmacista ma per quello contro il pneumococco dovevano necessariamente recarsi dal proprio medico ed era più scomodo.

Rendendo più comoda la vaccinazione è facile che un maggior numero di persone decideranno di effettuare il vaccino

Si, questa nuova possibilità non potrà che agevolare l’adesione alle vaccinazioni. Ma va considerato anche un altro aspetto: le farmacie sono presenti in tutta la provincia in maniera capillare. Come sappiamo, la medicina del territorio è segnata dalla carenza dei medici, che faticano a presidiare tutte le zone, specialmente certi paesi e frazioni. In quest’ottica si spiega un dato emblematico.

Quale?

La farmacia di Isola di Fondra rientra tra le prime per le somministrazioni di vaccino antinfluenzale e anti-Covid in termini assoluti nell’inverno 2023/2024. Nonostante si trovi in un piccolo paese della Valle Brembana si ascrive nella top 5 delle farmacie per quanto riguarda le vaccinazioni su scala provinciale perché oltre ai residenti è comodamente raggiungibile da molti abitanti dei paesi limitrofi. Tutto questo fa capire che il Decreto Semplificazioni non trasforma le farmacie in ambulatori di analisi, com’è stato detto erroneamente da più parti nei giorni scorsi, ma le valorizza come punto avanzato di servizi al cittadino. Non viene tolto nulla a nessuno, tanto meno ai medici: aggiunge nuove opportunità.

Ci spieghi

Le prescrizioni sono e restano dei medici. Il decreto dà alle farmacie la possibilità di erogare più servizi in modo da facilitarne l’accesso e rispondere meglio alle esigenze dei cittadini. I vantaggi sono parecchi sia per i singoli sia per il sistema sanitario. Basta pensare a quanto è successo quindici giorni fa nella mia farmacia con una persona anziana che aveva sintomi che potevano anche essere riconducibili a un infarto. Il medico le aveva indicato di eseguire un elettrocardiogramma, avrebbe dovuto andare al pronto soccorso ma non aveva nessuno che potesse portarla. Fino a prima dell’approvazione del decreto in farmacia avrebbe potuto fare questo esame a pagamento mentre ora può effettuarlo a carico del sistema sanitario nazionale presentando la relativa ricetta. Il medico, quindi, lo prescrive e noi mettiamo a disposizione del territorio nuove opportunità per svolgerlo. E si genera maggior equità.

Come mai?

Spesso quando si critica la sanità si sente dire che chi può pagare può curarsi, sottolineando l’importanza di avere più risorse per accedere a esami, visite e consulti saltando le lunghe liste d’attesa delle strutture pubbliche, mentre in questo modo tutti possono accedere a servizi in brevissimo tempo e di qualità. A disposizione dei cittadini ci sono macchinari certificati e controllati, ma anche personale preparato, formato attraverso corsi ad-hoc. Con il Decreto Semplificazioni si mette un gradino intermedio fra il paziente e il medico piuttosto che l’ospedale facilitando l’accesso alle cure e promuovendo la prevenzione. La signora di cui parlavo poco fa non aveva l’infarto in corso ed effettuare l’elettrocardiogramma in farmacia permette di evitare che prenda l’ambulanza, stia al pronto soccorso e venga visitata in ospedale. Al tempo stesso, gli operatori dell’ambulanza, gli infermieri, i medici e il cardiochirurgo hanno potuto dedicarsi agli altri casi. Qualora fossero emerse problematiche, invece, avremmo contattato subito il servizio d’emergenza e urgenza.

Il decreto introduce anche altre novità?

Oltre ai vaccini, le farmacie saranno in grado di offrire varie forme di telemedicina e altri servizi che man mano verranno implementati. Diventano convenzionati e presentando la ricetta medica potranno essere svolti a carico del servizio sanitario nazionale. Ne sono esempi la telecardiologia, l’elettrocardiogramma, l’Holter pressorio, l’Holter cardiaco e quelle che in passato venivano chiamate le autoanalisi. Fra queste c’è l’emoglobina glicana, un esame usato per diagnosticare il diabete mellito e per scoprire se il paziente diabetico riesce a tenere sotto controllo la malattia. Potrà scegliere di eseguirlo nella sua farmacia e portarlo dallo specialista alla visita diabetologica evitando tutta una serie di passaggi, cioè senza dover prenotare e recarsi al laboratorio dopo essere stato dal medico per la prescrizione.

 

Ernesto De Amici

 

Le farmacie si stanno attrezzando per svolgere questi esami?

Si, stanno lavorando per implementarli con macchinari certificati, controllabili e attendibili, cioè in grado di produrre risultati sovrapponibili a quelli di un laboratorio. Si alleggerisce, così, la pressione sulle strutture specialistiche che sono oberate di richieste. Si tratta di un cambiamento necessario, considerando che la nostra società è mutata nel tempo e ha bisogni nuovi. Se si accelera sulla prevenzione, significa che bisogna effettuare più esami e controlli, quindi serve qualcuno che li faccia. Non è una spesa ma un investimento: in prospettiva si vedrà un impatto benefico in termini di salute e di costi sociali.

L’Ordine dei farmacisti, quindi, è soddisfatto di questo provvedimento?

Molto. Si fa spazio il modello della “farmacia dei servizi”, che è il completamento di un iter partito dall’erogazione di servizi in farmacia, a cominciare – tempo fa – dalla misurazione della pressione che oggi viene svolta come pratica routinaria. In prospettiva non si potrà che compiere ulteriori passi in questa direzione. Ad esempio, quando una persona deve sottoporsi a un intervento bisogna fare il pre-ricovero che a volte prevede solamente il colloquio con l’anestesista ma spesso include l’elettrocardiogramma e la compilazione di un questionario. Ed è facile pensare che in futuro questi due step saranno eseguibili in farmacia.

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