Sempre più spesso vediamo, affiancato alla denominazione di una società, la specificazione “Società Benefit”, ma di cosa si tratta?
Sono società che nello svolgimento della propria attività economica, oltre allo scopo di generare utili a favore dei propri soci, si pongono come obiettivo quello di avere un impatto positivo sulla società e l’ambiente in cui operano. E lo dichiarano nel proprio statuto sociale.
Il “beneficio comune” perseguito può essere legato all’attività svolta, come la riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente, oppure più generico, ad esempio la crescita del benessere della comunità in cui opera oppure la conservazione e il recupero del patrimonio artistico. La società benefit non rappresenta un nuovo tipo di società, ma un “modello” di società. Quindi possono
assumere questa caratteristica le tipologie di società già esistenti, sia di persone che di capitali, aggiungendo accanto alla denominazione sociale la specificazione “società benefit” o “SB”.
La qualifica di “benefit” può essere assunta in sede di costituzione oppure nel corso della vita di una società. Per farlo è sufficiente che l’assemblea dei soci individui il beneficio comune da perseguire e lo riporti nel proprio statuto sociale.
La normativa prevedere alle società benefit di individuare uno o più responsabili cui affidare i compiti volti al perseguimento delle finalità benefiche. Il responsabile può essere sia interno che esterno all’azienda e deve coadiuvare i manager nel perseguire l’obiettivo comune introducendo procedure aziendali e valutandone l’efficacia.
Inoltre, le società benefit devono per legge redigere annualmente una relazione che deve essere allegata al bilancio e pubblicata sul sito della società, che:
- descriva gli obiettivi perseguiti e le azioni realizzate;
- contenga una valutazione dell’impatto generato;
- descriva i nuovi obiettivi che intende perseguire per l’esercizio successivo.
L’inosservanza delle descritte modalità di gestione può costituire inadempimento dei doveri imposti dalla legge o dallo statuto e, quindi, generare responsabilità in capo agli amministratori della società. Responsabilità che, in caso di mancato perseguimento delle finalità di beneficio comune, potrebbe anche espandersi al rischio di sanzioni per la società stessa in applicazione delle disposizioni in materia di pubblicità ingannevole. Per le società benefit non sono previsti vantaggi di natura fiscale o contributiva.
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