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Sci alpino

Goggia, vittoria e commozione: “È stato liberatorio, qui avevo un conto in sospeso”

Sofia commenta il trionfo di Altenmarkt-Zauchensee e le lacrime a fine gara: “Ogni tanto ci sono vittorie che sono più sentite di altre”

“Ogni tanto ci sono vittorie che sono più sentite di altre”. Parole di Sofia Goggia, che sabato (13 gennaio) ha rotto la sua personale maledizione di Altenmarkt-Zauchensee, dove non aveva mai vinto né raggiunto un podio. Un tabù sfatato da un successo fantastico, accompagnato da lacrime di commozione esplose una volta accertato il successo.

“Non è stata la mia miglior performance” afferma Sofia, “ma avevo tante cose dentro in questo periodo. Vedendo anche come sono andate spesso le prime gare dell’anno, posso dire che vincere oggi è stato liberatorio. Qui, dove non avevo mai fatto bene. Il mio declino prima delle Olimpiadi era iniziato con una caduta su questa pista. Avevo un conto in sospeso".

 

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Un successo che arriva dopo la caduta nel superG di venerdì, fortunatamente senza conseguenze, almeno fisiche, ma che rischiavano di minare le certezze. “Tutte le tre discese finora disputate sono state tecnicamente non perfette, ci ho messo qualche errorino qua e là, qualche sbavatura, anche oggi non è stata perfetta, ma molto solida. In ogni caso penso di non aver raggiunto il mio apice in questa disciplina, ma è stata una bella vittoria. Penso di poter sciare più forte di così”.

Un successo che arriva in una stagione in cui i recuperi e i ritmi forsennati contraddistinguono la Coppa del Mondo: “Siamo al limite, ma al tempo non si comanda: penso anche io che recuperare delle gare su una classica come Wengen (dove Kilde sabato è stato protagonista di una grave caduta rimediando un grave infortunio, ndr) è un po’ troppo, però si cerca di recuperare il prima possibile per evitare che i recuperi si accumulino. Non trovo neanche giusto togliere le prove di discesa per recuperare il Super G. O lo aggiungi dopo, ma se ci son due prove un motivo c’è”.

Occhi anche sul futuro: domenica è già tempo di un nuovo Super G, “che sarà diverso da quello di venerdì, visto che la partenza è in cima. Sarà una pista che permette di osare e conviene fare le curve all’ultimo”. Poi un po’ di break - “Non faremo il Gigante di Jasna perché logisticamente era troppo demandante, mi allenerò un po’ al San Pellegrino” - alla ricerca di affinità col nuovo staff tecnico: 2Ho dovuto cambiare il preparatore atletico perché dopo il Super G di Val D’Isère si è licenziato”, spiega.

La vittoria riporta Sofia a 24 vittorie in Coppa del Mondo, pari con Federica Brignone come primatista italiana: “Non son poche, ma neanche tantissime. Col talento che abbiamo, quanto avremmo potuto vincere in più? Io ho iniziato a vincere nel 2017, ho avuto tanti problemi fisici che mi hanno limitato”.

Infine, una dedica speciale: “Questa è una vittoria, da buona finanziera quale sono, alla “Nec Recisa Recedit”. E visto che quest’anno è il 250esimo compleanno della Guardia di Finanza tengo a ringraziarla per il supporto e il percorso insieme”.

 

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