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La curiosità

Dal Brasile a Mozzanica sulle tracce dei suoi avi: Douglas accolto dal gruppo storico del paese

Il 30enne è venuto in visita con la sua famiglia per scoprire qualcosa di più dei suoi trisnonni, emigrati in Sud America nel 1877

Mozzanica. Da Mozzanica al Brasile, nel 1877. Dal Brasile a Mozzanica, nel 2023.

Quasi 150 anni dopo che i suoi trisnonni hanno lasciato il paese della Bassa Bergamasca alla volta di Santa Catarina, nel Sud del Brasile, Douglas Cagnetti, 30 anni, è tornato insieme alla sua famiglia sulle tracce dei suoi avi. Aveva infatti ritrovato i biglietti della nave e i documenti dell’immigrazione intestati a Francesco Maria Cagnetti e a Liberata Milanesi, lui nato a Mozzanica, lei a Caravaggio. Sapeva che i trisnonni si erano sposati a Mozzanica e ci avevano vissuto fino al 1877, anno in cui si erano imbarcati a Genova per emigrare in Brasile.

Per scoprire altri particolari sulle sue origini, Douglas ha chiesto aiuto al gruppo Storie di Mozzanica, nato nel 2016 grazie a un’idea di Paolo Ghilardi, che all’epoca aveva aperto un blog per raccontare le storie del paese dal punto di vista storico e artistico ma anche personale, ovvero quei racconti di vita fatti di povertà e di coraggio che appartenevano alle famiglie residenti nel borgo.

“Circa un mese fa siamo stati contattati tramite i nostri social da Douglas Cagnetti, un brasiliano di 30 anni – racconta Ghilardi -. Aveva scoperto che la sua famiglia era originaria di Mozzanica e voleva sapere qualcosa in più sul paese. Ci ha poi detto che lui e moglie Carla sarebbero venuti in vacanza in Italia a ottobre con i loro due bambini piccoli e avrebbero fatto una tappa anche a Mozzanica. Visto che siamo appassionati ed esperti della storia del paese ci ha domandato se potevamo fargli da guida”.

Paolo e gli altri membri del gruppo non se lo sono fatto dire due volte ed hanno preparato un tour completo apposta per Douglas.

“Innanzitutto lo abbiamo portato nella chiesa dove, nel 1872, si erano sposati i suoi trisnonni, dei quali abbiamo trovato anche i documenti e l’atto di matrimonio. La coppia ha vissuto a Mozzanica fino al 1877, quando sono partiti per il Brasile. Insieme allo storico Adriano Carpani, abbiamo cercato di riportare Douglas indietro nel tempo. In quegli anni le persone più povere, come suo nonno contadino, si sposavano non all’altare maggiore ma all’altare della natività, più piccolo, che è rimasto com’era quel tempo, quindi i suoi avi quasi certamente si sono sposati lì. Gli abbiamo poi mostrato la fonte battesimale che risale al 1500, quindi sicuramente il suo trisnonno era stato battezzato lì. È stato molto emozionante per lui vedere questi luoghi”.

Quelli di Storie di Mozzanica hanno anche trovato, facendo ricerche all’archivio di Stato, l’indirizzo dell’abitazione degli avi Cagnetti: “Lo abbiamo portato in via Santo Stefano. I suoi vivevano al civico 73, ma all’epoca la strada era molto diversa rispetto ad oggi. Douglas si è voluto far fotografare sotto il cartello con il nome della via”.

La compagnia si è poi spostata al ristorante, dove la famiglia brasiliana ha assaggiato i ravioli e la polenta “anche se lui già conosceva la nostra gastronomia perché a Santa Catarina c’è stata una grande immigrazione da parte dei bergamaschi, tanto che ogni anno a settembre si organizza la festa bergamasca dove si preparano piatti della nostra terra”.

Poi, come sorpresa finale, nel giardino del ristorante gli amici italiani hanno fatto trovare a Douglas una fisarmonica, dato che lui è un grande appassionato di questo strumento. Così ha improvvisato un concertino, ha ringraziato per la bella giornata trascorsa e il giorno dopo è ripartito per il Brasile.

Canetti non è il primo brasiliano che contatta il gruppo di storici: “Un altro connazionale di Douglas ci aveva scritto raccontandoci che lo Stato del Brasile nella seconda metà dell’ottocento mandava degli emissari in Italia alla ricerca di manodopera, dato che c’erano tante terre da coltivare. Per questo tanti bergamaschi hanno scelto di emigrare”, spiega Ghilardi.

“Douglas ci ha ringraziato tantissimo, noi gli abbiamo fatto dei doni in ricordo della giornata, gli abbiamo regalato l’atto di matrimonio dei suoi trisnonni e un libro su storia dell’arte nelle chiese di Mozzanica – ha concluso lo storico -. Per organizzare questa giornata abbiamo coinvolto tante persone, non è stato facile perché loro parlavano solo portoghese, quindi ci ha aiutato Francesco Sassone che ci ha fatto da traduttore. Le fisarmoniche le abbiamo recuperate grazie a Damiano Foppa e Maria Ficca. I seggiolini per le auto ce li hanno prestati Francesca Fossati, Laura Pavesi e Sara Lamera. È stato un bellissimo scambio culturale”.

Oltre a Paolo fanno parte del gruppo anche la sorella Laura, che segue i social, Fabio Ferri videomaker per Sky, autore di documentari e Veronica Pisoni, che aiuta nella ricerca storica, nella scrittura di testi, nell’organizzazione di visite guidate.

 

douglas cagnetti a Mozzanica
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