Inserirlo tra le note liete di questa primissima parte di stagione è un esercizio pressoché obbligatorio. Oseremmo dire scontato. Ma quanto visto sul campo non lascia spazio a differenti visioni: tra i migliori giocatori dell’Atalanta in questo scorcio iniziale dell’annata 2023/24, il gradino più alto del podio è occupato da Ederson.
Proprio così, perché il centrocampista brasiliano – arrivato due anni fa dalla Salernitana – sta vivendo il suo miglior momento da quando è approdato in quel di Bergamo. La sensazione lasciata in eredità dalle prestazioni del classe 1999 è che, rispetto ad un anno fa, il centrocampista verdeoro abbia cambiato letteralmente marcia.
Il primo campionato all’interno del sistema tattico di Gian Piero Gasperini l’ha visto coinvolto in ben 35 partite su 38, di cui 26 da titolare, scandite da un rendimento a corrente alternata lungo tutto l’arco dell’annata 2022/23. La seconda annata a tinte nerazzurre sta però evidenziando tutti i progressi e la crescita dell’ex Fortaleza, ormai a completo agio nella mediana atalantina dove sta dimostrando di aver ormai assimilato tutti i concetti proposti dal tecnico di Grugliasco.
Una verità incontrovertibile questa, perché Ederson è ormai da considerare a tutti gli effetti un tassello imprescindibile dello scacchiere dell’Atalanta. Dopo aver debuttato da subentrato contro il Sassuolo, il numero 13 ha giocato con i gradi di titolare tutte le seguenti partite di campionato, mettendo già a referto un assist (per Zapata a Frosinone) e due goal, migliorando in una manciata di partite lo score del torneo precedente: il suo piazzato vincente contro il Monza ha spianato la strada al rotondo successo dell’Atalanta contro i brianzoli, ovvero il primo stagionale davanti al pubblico amico del Gewiss Stadium. In altre parole, una rete decisiva.
Così come importante, seppur illusorio, è stato il sigillo messo a referto contro la Lazio. Uno squillo buono per rimettere la Dea sui binari, in un momento davvero complesso della trasferta capitolina, poi sfociata nella sconfitta per 3-2 nel finale. Nel mezzo Ederson è riuscito ad infilarci anche il primo gol in Europa: entrato nel finale di gara contro il Rakow, il brasiliano ha chiuso la partita con un preciso colpo di testa su cross al bacio di Ruggeri.
Il tutto per un computo totale di ben tre centri e un assist in dieci apparizioni ufficiali. Numeri che non possono lasciare indifferenti. Dopo una fase di fisiologico adattamento, il rendimento di Ederson all’Atalanta è salito costantemente di livello. Chiamato inizialmente a giostrare tra centrocampo e attacco, il salto di qualità è maturato quando Gasperini l’ha riposizionato nella porzione di campo a lui congeniale, al fianco di Marten de Roon.
Un grande equilibratore, sì, ma con spiccate attitudini offensive che gli permettono sia di dare maggiore solidità al reparto che di risultare incisivo anche a ridosso della porta. Una promozione su tutta la linea, che ha permesso anche l’avanzamento in pianta stabile di Koopmeiners alle spalle degli attaccanti o addirittura in linea con essi. Un lusso, evidentemente. Ma che con un Ederson così ci si può concedere.
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