I bergamaschi valutano sempre di più la possibilità di acquistare una casa rispetto ad un affitto. È quanto emerge dall’ultimo Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo ad opera della proptech company del gruppo di Immobiliare.it, che per la provincia orobica evidenzia un deciso calo delle domanda di locazione (-25,3%), mentre resta sostanzialmente stabile (-0,1%) il dato sulle richieste di acquisto. La fotografia cambia però se si analizzano solamente i dati relativi alla città, dove gli aspiranti affittuari aumentano dell’1,3%, così come cresce la domanda relativa alle vendite (+4,3%).
Per quanto riguarda i prezzi di vendita, con una media di 2.362 Euro al metro quadro la città di Bergamo è sostanzialmente in linea con il dato regionale (2.501 Euro), con il costo che diminuisce sensibilmente per chi opta per la provincia (1.367 Euro). In generale, i prezzi rallentano la propria corsa ma non del tutto, con un aumento dell’1,8% in città e dello 0,7% in provincia, con quest’ultima percentuale che è identica alla media regionale. L’offerta di case in vendita resta in linea con il trend degli ultimi mesi: +0,8% in città, -3,2% in provincia. Meglio di quanto accade su base regionale, dove la diminuzione dell’offerta è stata del -6,1%.
A Bergamo il trend di aumento del mattone si inverte, invece, analizzando i numeri relativi agli affitti: come conseguenza del forte calo della domanda sul territorio, a diminuire è anche il costo medio delle locazioni, pari a 10,7 Euro al metro quadro in città (-1,4% rispetto allo scorso trimestre) e 8,3 Euro in provincia (-2,4%). In entrambi i casi ci troviamo di fronte a delta di prezzi in controtendenza rispetto a quanto accade nel resto della regione, dove per siglare un contratto d’affitto serve mettere a budget una cifra del 3,2% superiore rispetto a tre mesi fa, per una media al metro quadro di 16,7 Euro. Meno richieste e prezzi più bassi dunque, in caso di affitto, ma anche più possibilità di scelta: in città l’offerta di appartamenti in affitto nell’ultimo trimestre fa registrare un +9,8%, e addirittura un +20% in provincia.
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