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Economia

Parità di genere, sfida e obiettivo da raggiungere per 37 aziende bergamasche

Gli ultimi dati sulle richieste delle piccole e medie imprese per ottenere la certificazione

Le aziende bergamasche sono pronte a raccogliere la sfida virtuosa della parità di genere. La conferma arriva dagli ultimi dati (relativi alle piccole e medie imprese) sulle domande sulla certificazione di parità di genere, l’attestazione di conformità della società ai principi di equità sul lavoro tra uomo e donna introdotta lo scorso anno.

Sono già 37 le Pmi della territorio orobico – di cui circa la metà “piccole” – che hanno avanzato la richiesta, con la provincia di Bergamo che a livello regionale si posiziona sul podio dopo Milano (153 domande) e Brescia (58), per un totale di 361 aziende lombarde coinvolte.

I dati, riportati dal Sole 24 Ore, evidenziano come la maggior parte (63%) delle imprese interessate siano attive nei servizi, con altre punte nei comparti industriali (21%) e delle costruzioni (9%). Numeri già di per sé interessanti, ai quali si aggiungono le richieste avanzate dalle grandi aziende, sulle quali mancano ancora dati statistici sia a livello regionale che nazionale.

L’ottenimento della certificazione non solo testimonia l’impegno attivo delle aziende verso la parità di genere, ma comporta anche interessanti vantaggi: alle imprese virtuose, infatti, vengono riconosciuti sgravi contributivi fino all’1% (per un massimo di 50 mila euro) e un punteggio aggiuntivo nei bandi di gara pubblici. Per le aziende lombarde, inoltre, l’attestazione vale “doppio”, visto che lo scorso febbraio la Regione ha indetto un apposito bando (in scadenza a dicembre 2024) stanziando fondi aggiuntivi rispetto a quelli nazionali per un totale di 10 milioni di euro, di cui 3 ad oggi già richiesti.

Due le linee di finanziamento offerte dal Pirellone: la prima prevede il co-finanziamento per l’acquisto dei servizi di consulenza a supporto delle imprese che intendano avviare le attività propedeutiche al conseguimento della certificazione di genere sopra specificate, la seconda invece contempla il co-finanziamento delle spese sostenute dalle imprese per ottenere la certificazione della parità di genere. L’obiettivo dell’iniziativa a livello nazionale è quello di certificare 800 imprese (di cui 450 micro, piccole e medie) entro il 2026: un target che pare alla portata, trainato anche dal forte interesse delle aziende bergamasche.

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