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Il risultato

Bcc Bergamasca e Orobica: oltre 14 milioni di utile per il 1° semestre

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la semestrale che registra un risultato di utile lordo per 14,247 milioni di euro

Bcc Bergamasca e Orobica realizza un ulteriore rafforzamento patrimoniale grazie ad un risultato economico che conferma il trend di crescita della propria redditività.

Replicare i risultati ottenuti nel 2022 sembrava un obiettivo davvero troppo ambizioso, anche in ragione dei fattori esogeni di natura straordinaria che li avevano condizionati; invece, la gestione del primo semestre 2023 ha restituito risultati ancora una volta importanti sul fronte economico e, conseguentemente, su quello patrimoniale.

Ciò, pur in presenza di un contesto connaturato da dinamiche non ancora definibili come ordinarie, dovute alla minaccia di recessione che incombe su diversi Stati UE, al repentino cambio di strategia sulla politica monetaria operato dalla BCE, al rallentamento della spinta inflazionistica – seppur in misura più contenuta rispetto alle previsioni – e, da ultimo, al perdurante conflitto sul fronte Ucraina-Russia.

Le strategie della Banca sono state ancora una volta disegnate con un approccio prudenziale, ricercando l’equilibrio ottimale tra redditività e governo dei rischi; il risultato conseguito consente alla Banca di presentarsi ancor più solida ed efficiente al cospetto di soci e clienti e, più in generale, del mercato, in modo tale da rimanere fedele alla propria mission di istituto locale, legato a doppio filo alle comunità e al tessuto economico delle zone di competenza.

D’altro canto, fare utile per una BCC significa anche, e soprattutto, aumentare la propria capacità di operare e favorire lo sviluppo economico del territorio. Come sempre, la Banca ha operato, coerentemente con le direttive dell’Autorità di Vigilanza e della Capogruppo Iccrea, con l’obiettivo di darsi margini rassicuranti rispetto ai sempre più stringenti requisiti richiesti dalle medesime. Ciò, nella consapevolezza, in particolare per quanto attiene all’appartenenza al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che grazie ai propri risultati la Banca può (o meglio deve) contribuire all’accrescimento della complessiva solidità del Gruppo di appartenenza.

Gualtiero Baresi, presidente BCC Bergamasca
Gualtiero Baresi, Presidente BCC Bergamasca e Orobica

“Nel corso della riunione dello scorso 26 luglio – afferma il presidente Gualtiero Baresi – il Consiglio di Amministrazione ha approvato la semestrale che registra un risultato di utile lordo per 14,247 milioni di euro. Il risultato, realizzato restando fedeli al nostro approccio funzionale al perseguimento di obiettivi di medio-lungo termine ed alla ricerca di un costante rafforzamento patrimoniale, è conferma del trend di crescita registrato dalla nostra Banca nel corso degli ultimi anni. Siamo ancora lontani da scenari “ordinari”, in particolare per via delle dinamiche, talvolta inattese, che interessano direttamente e indirettamente il contesto economico nazionale e internazionale: essere riusciti ancora una volta a massimizzare i nostri risultati è motivo di grande soddisfazione, anche perché vi siamo riusciti rimanendo fedeli ai principi statutari della nostra Banca e, più in generale, del Credito Cooperativo e non facendo mancare il nostro sostegno a
privati e imprese in un periodo ancora complicato. Ciò è stato reso possibile, tra l’altro, in virtù dell’ulteriore ampliamento della nostra offerta di prodotti e servizi, grazie anche al supporto della nostra Capogruppo Iccrea e varando un nuovo assetto della nostra struttura commerciale. Da ultimo, i risultati ottenuti ci hanno consentito ancora di sostenere con maggiore impegno le associazioni, gli enti e le parrocchie, favorendo, così, lo sviluppo, la solidarietà e la coesione sociale. Ancora una volta abbiamo operato nella più totale sintonia tra Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Direzione e tutto il personale dipendente: fattore questo che significativamente ha contribuito al conseguimento di questi risultati”.

 

Alberto Pecis, direttore generale
Alberto Pecis, direttore generale BCC Bergamasca e Orobica

Alberto Pecis, direttore generale della BCC Bergamasca e Orobica dichiara: “Ci siamo mossi anche in questi primi sei mesi del 2023 in un contesto in rapida e, talvolta, imprevedibile evoluzione, avendo comunque ben chiari gli obiettivi che volevamo perseguire: preservare e, se possibile, rafforzare ulteriormente la nostra dotazione patrimoniale. Ci siamo riusciti, ancora una volta in modo importante, grazie anche al ritorno ad uno scenario più “ordinario” di tassi d’interesse positivi, ma allo stesso tempo assistendo alla progressiva diminuzione del contributo delle componenti reddituali che avevano caratterizzato significativamente i risultati economici più recenti. In questo scenario, per certi versi “rovesciato” rispetto allo scorso anno, siamo stati comunque capaci di cogliere ogni opportunità per concretizzare un risultato che rende la nostra Banca ancora più solida ed efficiente rispetto al passato. Il risultato conseguito raccoglie, altresì, i frutti delle scelte strategiche più recenti,
sul fronte sia della diversificazione delle fonti di ricavo, grazie alla profonda riorganizzazione della struttura commerciale, sia del contenimento del costo del credito, favorito, per lo più, dalla vigorosa attività di derisking condotta negli ultimi anni. Il margine di interesse, in ragione di una sostanziale riallocazione delle sue componenti, da un lato ha beneficiato dell’incremento dei tassi di riferimento, ma dall’altro ha visto il venire meno del contributo straordinario legato ai tassi negativi sulle forme di rifinanziamento varate da BCE (ora divenute onerose) e di buona parte dell’extra rendimento offerto dai titoli detenuti in portafoglio grazie alla componente inflazione. Complessivamente il margine d’interesse ha registrato una contrazione del 2,05% attestandosi a 21,11 milioni di euro rispetto al dato record di 21,55 milioni di euro del primo semestre 2022. La messa a regime delle nostre linee di business (Private & Wealth Management, Corporate e Retail), presidiate da gestori dotati di adeguate competenze, comincia a produrre risultati apprezzabili, con le commissioni nette che, in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario, hanno registrato un incremento del 6,65%. I costi operativi hanno registrato l’auspicata contrazione: giova, infatti, ricordare come nel corso dello scorso esercizio si fossero resi necessari importanti
investimenti in funzione del cambio del sistema informativo. Complessivamente abbiamo registrato una contrazione in valore assoluto nell’ordine di circa 450 mila euro pari ad un -3,34%. Sul fronte degli accantonamenti per il costo del credito abbiamo registrato un significativo miglioramento rispetto alla semestrale 2022, ciò in ragione di più fattori: in via principale beneficiando della generosa attività di “derisking” condotta negli ultimi anni, che ha ridotto significativamente l’ammontare dei crediti deteriorati da svalutare, ma il contenimento delle “rettifiche di valore” è da
ascriversi anche al contenuto tasso di deterioramento dei crediti “in bonis” registrato negli ultimi mesi, variabile questa che resta attenzionata soprattutto in funzione degli sviluppi per il secondo semestre. Complessivamente i crediti deteriorati netti sono scesi a 12,7 milioni di euro in riduzione del 35,20% rispetto al 30/06/2022 e in ulteriore riduzione anche rispetto al dato al 31/12/2022 (- 8,28%). In tutto ciò i livelli di copertura dei crediti deteriorati sono risultati in ulteriore incremento: sulle sofferenze la copertura è aumentata dal 83,24% di giugno 2022 al 83,93% del giugno 2023 mentre sulle inadempienze probabile è cresciuta dal 51,74% di giugno 2022 al 63,53% di giugno 2023. L’NPL Ratio netto si colloca quindi all’1,45% contro il 2,15% del 30/06/2022 e l’1,54% del 31.12.2022. Fedele alle proprie più recenti strategie la Banca sta, peraltro, finalizzando una nuova cessione di NPL che porterà per fine anno ad un’ulteriore significativa riduzione dei crediti deteriorati. Da rimarcare, infine, la crescita della patrimonializzazione della Banca registrata principalmente grazie agli utili conseguiti che ha portato il CET1 al 23,51% e il
Total Capital Ratio al 24,32%, livelli ampiamente al di sopra della media del sistema bancario”.

“Anche sul fronte delle masse intermediate i riscontri sono positivi – aggiunge il presidente -: se da un lato la raccolta diretta è scesa del 7,71% rispetto al 30/06/2022, attestandosi a 1,363
miliardi di euro, quella indiretta è cresciuta del 31,09% raggiungendo 550 milioni di euro; ciò anche in ragione di scelte d’investimento che hanno visto la clientela cogliere l’opportunità offerta dai rendimenti garantiti dai titoli di Stato. Seguendo un trend che ha interessato l’intero sistema bancario, gli impieghi netti verso clientela hanno visto nel corso degli ultimi dodici mesi una contrazione del 4,22% da ricondursi, ancora una volta, in via prevalente alla riduzione della componente crediti deteriorati”.

“Le prospettive per i prossimi mesi – conclude il direttore generale della BCC Bergamasca e Orobica – sono comunque sostanzialmente positive: le incognite riguardano principalmente la dinamica degli ingressi in default dei crediti, fortemente condizionata dal marcato e repentino rialzo dei tassi registrato nel corso degli ultimi mesi, e l’eventuale ripresa delle spinte inflazionistiche. In tal senso molto dipenderà anche dalle prossime mosse di politica monetaria che opererà la BCE, nonché dalle eventuali misure di sostegno varate dal Governo in favore dei mutuatari. Il nostro obiettivo non può che essere quello di confermare anche nel secondo semestre quanto di buono fatto nella prima parte dell’anno. Per farlo dovremo, tra l’altro, saper sfruttare appieno il nostro potenziale commerciale, beneficando in tal senso della profonda revisione operata sul nostro modello distributivo: vogliamo adeguare ed ampliare la nostra offerta di prodotti e servizi, soprattutto sul fronte della consulenza, cercando comunque di rimanere fedeli al nostro modello di relazione con la clientela improntato alla personalizzazione dei rapporti, ma, allo stesso tempo, non disdegnando, le opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico: ciò anche al fine di intercettare le esigenze delle fasce di clientela, anche potenziale, più giovani”.

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